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Meloni in Senato: “Fiera di dati su occupazione femminile. Reddito famiglie nostra priorità”

La seduta a Palazzo Madama per il question time della premier si apre con il ricordo di Giulia Cecchettin, in piedi l'intera Aula

Giorgia Meloni - Fotogramma /Ipa

Si apre con il ricordo di Giulia Cecchettin la seduta dell'Aula del Senato, riunita per il question time della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. A ricordare la giovane barbaramente uccisa dal suo ex, il questore Antonio De Poli con un'interrogazione sull'occupazione femminile. In piedi l'intera Aula, che tributa alla giovane un applauso. In piedi anche Meloni e i ministri presenti sugli scranni del governo a Palazzo Madama.

Proprio i dati sull'aumento dell'occupazione femminile sono "forse il risultato che mi rende più fiera di questo primo anno di governo", esordisce la premier al question time. Sul lavoro in generale, "dal 2012 ci sono stati trend di crescita molto lenti, ora è cambiata l'impostazione" con il governo impegnato "ad incentivare l'occupazione, a mettere più soldi in busta, con un'attenzione sui rinnovi contrattuali". E' "record di occupazione, con mezzo mln di lavoratori in più", ma anche "record di occupazione femminile. Per quel che attiene il lavoro femminile, credo che questo aumento sia frutto anche delle misure volte a incentivare l'occupazione favorendo tempi di vita e di lavoro, non costringendo le donne a scegliere tra il lavoro" e una vita famigliare. "Abbiamo lavorato su questo, abbiamo lavorato per favorire il lavoro delle mamme - dice ancora Meloni -: questi strumenti li potenzieremo e ne affiancheremo di nuovi. C'è molto da fare perché continui" questo trend "e spero che avvenga col contributo del Parlamento".

Governo

''E' sotto l'occhio di tutti come in questi mesi sia cresciuta la fiducia, per esempio, degli investitori e dei mercati. Penso alla promozione di 4 agenzie di rating che di solito non sono buone su queste materie. Penso al fatto che le famiglie comprino volentieri i titoli dio Stato, allo spread che è ai minimi, alla borsa italiana che cresca più delle altre borse. Sono dati che dicono qualcosa in più rispetto alle valutazioni legittime dell'opposizione'', dice quindi la premier, replicando a Matteo Renzi.

Il Parlamento, spiega rispondendo al senatore di Fdi Lucio Malan che la ringrazia per la sua 'insolita' presenza al question time, "mi manca molto, ho avuto una lunga carriera parlamentare - e si vede anche dalla passione che metto nei miei interventi - mi manca questo luogo e vengo sempre volentieri".

''Anche stavolta, a prova di telecamera, non c'è una Meloni privata e una pubblica... C'è una Meloni che dice sempre quello che pensa, con chiarezza e per questo consente all'Italia oggi di essere rispettata e ascoltata quando governavate voi...'', le parole per rispondere a una interrogazione sul caso della telefonate fake dei comici russi.

Sindacati

"Sull'attenzione messa per i rinnovi contrattuali, devo dire che questo ha portato un cambio di atteggiamento da parte di alcune organizzazioni sindacali. Prima avevano una mobilitazione contenuta - ho registrato dal 2012 al 2022 circa 6 scioperi generali - ora se ne fanno due ogni anno, ma anche questa è una buona notizia", ha detto Meloni.

Fisco

Quello fatto finora sul fisco, aggiunge la premier, "è un lavoro che chiaramente racconta una visione" un lavoro "che va fatto immaginando una legislatura che è quella che abbiamo a disposizione, per cercare di fare sempre dei passi avanti. Il prossimo passo immediato è l'attuazionedella delega fiscale, dopo un attesa durata decenni si consentirà finalmente di riformare profondamente il fisco italiano, rendendolo più giusto, rendendolo più efficiente e rendendolo capace di fare la sua parte nel ricostruire il rapporto che serve tra lo Stato e gli italiani che noi non consideriamo sudditi ma vogliamo considerare cittadini", spiega rispondendo sul tema delle iniziative a sostegno di lavoratori e famiglie.

"Sostenere il reddito delle famiglie e ridurre la pressione fiscale per famiglie e imprese sono stati dall'inizio una priorità di questo governo" si tratta di "una visione che noi avevamo già intrapreso con la legge di bilancio 2023 e che confermiamo con la legge di bilancio 2024", dice Meloni.

Pensioni

"A differenza di quanto fatto finora noi sappiamo che questa nazione ha bisogno, sul tema delle pensioni, di un intervento strutturale, non di misure estemporanee, tra i nostri obiettivi c'è anche quello di procedere nell'arco della legislatura a una riforma adeguata, strutturale, per dare ai cittadini le certezze dovute sul diritto d'accesso alla pensione secondo il principio di equità", ha detto sul tema delle norme pensionistiche.

Sul tema delle pensioni "a differenza di quanto fatto finora, noi non intendiamo proseguire nella prassi un po' cinica di aggravare oltre ogni limite di decenza la futura pensione di chi oggi è giovane, perché penso che un cittadino sia un cittadino indipendentemente dall'età che ha e che come sempre le tutele debbano essere più alte possibili ma debbano essere uguali per tutti", ha aggiunto.

"Per quello che riguarda l'articolo 33 della manovra, che coinvolge anche alcuni medici, come è stato chiarito in più sedi si tratta di una misura che interviene su un particolare regime pensionistico di una parte di dipendenti pubblici, rispetto alla quale era stata evidenziata da più parti l'esistenza di un trattamento che era disomogeneo tra dipendenti e anche disomogeneo tra gli stessi medici, su questa linea del resto ci sono espresse anche economisti non sospettabili di essere dei sostenitori del governo, ma in ogni caso rivedremo la norma sulle pensioni dei medici", ha continuato.

Autonomia

Sulle richieste delle regioni a statuto speciale "siamo aperti e voglio dire anche di più, abbiamo il vantaggio di poter contare sulla specifica sensibilità e specifica attenzione maturata dal nostro ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, che nella scorsa legislatura c'è stato presidente della commissione paritetica per Bolzano e componente della commissione paritetica per il Trentino Alto Adige quindi mi pare che siamo in ottime mani".

Alluvione

"Ne approfitto per annunciare che nell'ambito della revisione del Pnrr, il governo ha proposto un intervento per le zone alluvionate di Emilia Romagna, Marche e Toscana pari a un ulteriore miliardo e duecento milioni" oltre alle risorse già messe in campo, per un "totale di 6,5 miliardi", dice la premier.

Sull'alluvione in Emilia Romagna, "da parte del governo non c'è stata nessuna promessa mancata o distrazione. Segnalo sommessamente che la piattaforma Sfinge, per presentare le domande di risarcimento e di competenza della Regione Emilia Romagna, è operativa solo dal 15 novembre scorso, due mesi dopo l'ordinanza del commissario Figliuolo. Senza operatività" della piattaforma "è impossibile quantificare il fabbisogno finanziario. Il governo sta ancora aspettando, inoltre, la ricognizione dei danni dell'Emilia Romagna. Il governo ha agito con il massimo sforzo, senza polemica, guardando ai bisogno di cittadini e non al colore politico dell'interlocutore istituzionale, ma mi rendo conto che non è costume diffuso". Punge così la premier Giorgia Meloni durante il question time.

Ucraina

''Non torno sulle ragioni e gli errori che purtroppo hanno consentito a due comici russi di spacciarsi per il presidente dell'Unione africana. Utilizzo il mio tempo per rispondere molto volentieri sui contenuti della telefonata, banalmente perchè sono fiera di aver dimostrato ancora una volta la coerenza delle posizioni mie e del governo italiano in tema di politica estera. E sono fiera di essere lontana anni luce dal modello di chi prima di me si mostrava accondiscendente in privato salvo poi mostrare i denti a favore di telecamera o votava il sostegno militare a Kiev finchè si trattava di mantenere il proprio posto al governo per poi decidere di sostenere che l'Ucraina non andasse più aiutata quando è passato all'opposizione per guadagnare il consenso facile. In questo caso, però, il consenso facile si guadagna sulla pelle e sulla libertà di una nazione sovra'', ha detto Giorgia Melonial.

Nella telefonata'' ai comici russi ''ho detto quello che ripetuto tante volte in questo Parlamento. Primo, ho detto che noi siamo al fianco dell'Ucraina. Ho detto che cerchiamo una pace giusta, in linea con il diritto internazionale e che siamo pronti a fare le nostre proposte: proposte che confronteremo anche con Parlamento quando ci dovessere essere i margini per quella pace giusta''.

"Per arrivare a una opzione di questo tipo, ovvero alla pace giusta, è mantenere l'equilibrio tra le forze in campo, ovvero sostenere l'Ucraina. Perchè se noi avessimo fatto quello qualcuno ci chiedeva in questa Aula, ovvero smettere si sostenere Kiev, noi purtroppo non avremmo avuto la pace come qualcuno va dicendo in giro ma un'invasione... E io non sono così cinica di scambiare le due cose. L'unico modo possibile per arrivare eventualmente anche una soluzione diplomatica del conflitto è sostenere l'Ucraina.Questo è quello che ho sempre detto in Aula, è quello che faccio e ho detto nella telefonata'' ai comici russi. ''Questo non vuol dire che non mi renda conto della difficoltà anche nella nostra opinione pubblica: anche questo ho detto in Aula. Sono perfettamente consapevole della stanchezza dell'opinione pubblica, perchè ascolto la gente perchè sono capace di farlo. Quello che fa la differenza tra la mia scelta e quella degli altri è questa: penso che la responsabilità della politica sia guidare la società e non rincorrerla...''.

''Continuo e continuerò ad essere convinta che aiutando Kiev e sostenendo gli ucraini che combattono stiamo difendendo il nostro interesse nazionale...''., ha aggiunto.

Sicurezza

L'ultimo provvedimento sulla sicurezza varato dal governo "non è una scatola chiusa, ma un ddl a disposizione del Parlamento. Io sono convinta che, con il contributo del Parlamento, possa essere rafforzato e diventare ancora più organico di come uscito dal Cdm", dice la premier Giorgia Meloni.

Sulla sicurezza il governo ha adottato "diversi provvedimenti, un lavoro puntuale e che portiamo avanti con determinazione. Bisogna garantire la sicurezza, che non ci consente solo di difendere i cittadini", a partire dai "più fragili e i più deboli", ma anche di "garantire in Italia un ambiente favorevole alla crescita economica. La sicurezza - rimarca Meloni - è anche un tema di crescita economica". La premier snocciola alcuni esempi. "Le norme antiborseggio, contenute nell'ultimo provvedimento sulla sicurezza, è una norma di buon senso che non solo è tesa a difendere i cittadini che prendono i mezzi pubblici, ma" serve da incentivo "anche al turismo, che è un asset economico. La nostra reputazione", con mezzi di trasporto più sicuri, "è migliore, i flussi turistici aumentano, il che si traduce in ricchezza e posti di lavoro".

Altro esempio "le norme sulle case abusive: dire che la proprietà privata è sacra, che le case non si possono occupare e se lo fai la polizia interviene immediatamente anziché restare per anni ad attendere, significa dare certezza non solo a chi vive ma anche chi considera la un investimento. Anche questo diventa una misura economica", si liberano "più immobili, con ripercussioni anche sui prezzi. Puntare sulla sicurezza vuol dire tornare a fare di questa nazione una nazione seria, poiché le regole vengono rispettate" e creando un ambiente favorevole "per l'economia".

"Togliere alla criminalità le sue zone franche, le Caivano di turno, vuol dire rimettere interi territori nelle condizioni di tornare a lavorare nel rispetto delle regole. Vuol dire rafforzare l'economia contrastando la mafia, la camorra, la 'ndragneta e chi ha continuato a vivacchiare su uno Stato debole", aggiunge.

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Cronaca

Maltempo, oggi allerta meteo rossa Emilia Romagna: le altre...

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Allerta arancione in Lombardia, Liguria e Toscana

Temporale (Fotogramma)

Maltempo in arrivo in Italia e protagonista oggi sabato 2 dicembre, con forti temporali che fanno scattare l'allerta meteo in diverse regioni. Riflettori puntati soprattutto sull'Emilia Romagna: nella regione scatta l''allarme rosso' in alcune zone, allerta arancione e gialla in altre aree. L'allerta arancione scatta anche per Liguria, Toscana e Lombardia. L'allerta gialla, tra rischio temporali e rischio idrogeologico, riguarda un lungo elenco di regioni: Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Molise, Trentino Alto Adige, Veneto, Umbria. Ecco nel dettaglio quali sono le Regioni coinvolte secondo la Protezione Civile.

Emilia Romagna

Allerta rossa in Emilia Romagna per piogge e forti venti in particolare nelle zone della Pianura reggiana e nella Pianura reggiana di Po. Allerta arancione, invece, nella montagna emiliana centrale, nella pianura modenese, nella bassa/alta collina e nella montagna piacentino-parmense e nella collina emiliana centrale.

Lombardia

In Lombardia allerta arancione per rischio idrogeologico in Valcamonica, nelle Orobie bergamasche e in Alta Valtellina. Il centro funzionale monitoraggio rischi naturali della regione ha diramato, a partire dalla mezzanotte di sabato 2 dicembre, un'allerta gialla (rischio ordinario) per vento sul territorio di Milano che proseguirà nelle successive 24 ore.

Liguria

In Liguria, l'allerta arancione per rischio idrogeologico riguarda oggi i bacini marittimi di Levante.

Toscana

In Toscana, sorvegliati speciale le zone del Serchio-Garfagnana-Lima, il Bisenzio e l'Ombrone Pt. La Protezione Civile segnala Lunigiana, Reno, Serchio-Lucca, Versilia. Buona parte della regione è associata all'allerta gialla per temporali.

Lazio

L'Agenzia regionale di Protezione civile del Lazio ha emesso un'allerta gialla dalle prime ore di sabato e per le successive 24 ore. Si prevedono sul Lazio: venti da forti a burrasca dai quadranti occidentali, prevalentemente da sud-ovest, con rinforzi di burrasca forte sui settori costieri e montuosi, fino a tempesta sui crinali appenninici. Forti mareggiate lungo le coste esposte.

Campania

La Protezione Civile della Regione Campania ha emanato una doppia allerta meteo. Il primo avviso è per venti forti dai quadranti occidentali con locali raffiche e conseguente mare agitato con possibili mareggiate riguarda tutta la Campania. Il secondo avviso è di allerta meteo Gialla per piogge e temporali ed è relativo solo alle zone 2 e 3 che corrispondono all'Alto Volturno e Matese, la Penisola Sorrentino-Amalfitana, i Monti di Sarno e quelli Picentini. In considerazione dei venti forti con raffiche e del moto ondoso è necessario assicurare la corretta tenuta del verde pubblico e delle strutture mobili o temporanee esposte alle sollecitazioni.

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Politica

Tra febbre e ‘spettro’ Craxi, Crosetto parla in...

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Il ministro della Difesa: "Non ho mai attaccato e mai attaccherò la magistratura. Prima o poi lo scontro tra politica e magistratura deve finire"

Guido Crosetto - (Fotogramma)

Contro di me "un plotone di esecuzione ad personam", "non ho mai attaccato e mai attaccherò la magistratura" e "non ho mai parlato di incontri segreti o cospirazioni", "prima o poi lo scontro tra politica e magistratura deve finire", "mi hanno detto: attento, farai la fine di Craxi...". Nonostante la febbre alta che da giorni lo perseguita, Guido Crosetto si presenta in Aula alla Camera per rispondere all'interpellanza di +Europa in merito all'intervista al 'Corriere della Sera' dello scorso 26 novembre in cui il ministro della Difesa paventava il pericolo di un'"opposizione giudiziaria" per il governo. Il pubblico non è però quello delle grandi occasioni: sono infatti una trentina i deputati che, passate le 9.30, raggiungono alla spicciolata i banchi di Montecitorio per ascoltare l'intervento dell'esponente di Fratelli d'Italia. Tra questi il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e la segretaria del Pd Elly Schlein, con i quali Crosetto si intrattiene per un breve saluto prima di entrare in Aula.

Lo scambio di battute con Giuseppe Conte

Il co-fondatore di Fratelli d'Italia è l'uomo del giorno, tutti lo cercano in Transatlantico quando mancano pochi minuti all'interpellanza. "Ho vinto la scommessa, nessuno pensava che sarei stato presente e invece eccomi", scherza Conte con il titolare della Difesa, che risponde: "Io sapevo che saresti venuto". "Bene - la controreplica dell''avvocato del popolo' - è importante conoscere l'avversario". Un preoccupato Sergio Costa (vicepresidente della Camera M5S e presidente di turno dell'Aula) cerca di 'catechizzare' Crosetto e altri parlamentari, in dialetto napoletano: "Vediamo 'e nun far succedere bordelli...". Non ve ne saranno. Anche perché tra i due protagonisti del 'duello', Della Vedova e Crosetto, c'è un rapporto di lunga data: lo ricorderà in Aula Crosetto durante il suo discorso, ribadendo la sua stima per il parlamentare di +Europa ("alcuni degli anni che lei ha passato in questo posto li deve anche al fatto che io ho voluto candidarla, quando ero uno dei coordinatori regionali di Fi che decideva le liste").

La protesta del Pd

La seduta si apre con le proteste del Pd. "Volevamo una informativa, l'interpellanza non è esaustiva", attacca la capogruppo dem Chiara Braga, rivolta a Crosetto. "Sono stupito - risponde il braccio destro di Giorgia Meloni - perché tutto pensavo, tranne che qualcuno potesse contestare un ministro venuto a rispondere a un'interpellanza". "Sono venuto a rispondere febbricitante con 39 di febbre per rispetto del Parlamento... Mi è stata chiesta una cosa però a cui ho detto no: di sostituire l'informativa prevista sul Medio Oriente. A questo ho detto no, perché l'informativa sul Medio Oriente è fondamentale e importante", precisa Crosetto, dicendosi pronto a tornare in Aula per rispondere a una informativa ad hoc sulla giustizia. Il 'gigante' di Fdi respinge al mittente le critiche piovute su di lui negli ultimi giorni: "Sono colpito dalla mistificazione delle mie parole... Ho totale fiducia nelle toghe come nell'umanità, ma bisogna distinguere". "Quando c'è stata la necessità di rivolgersi a un magistrato per denunciare fatti gravi, l'ho fatto, come quest'estate, quando abbiamo discusso del caso dossier, che è ancora in corso ed è partito da una mia denuncia ai magistrati", spiega il ministro, rileggendo i passaggi 'incriminati' della sua intervista al Corriere.

Cosa ha detto Crosetto

Crosetto poi rincara: "Ho sollevato un problema perché non ho paura di nulla, sono pronto a venire altre mille volte in Parlamento. Qualcuno ha detto che ho detto queste cose perché temo le inchieste. No, in 60 anni non sono mai stato sfiorato da nulla". Racconta di aver ricevuto numerosi attestati di solidarietà: "In questi giorni ho ricevuto dei messaggi: 'sei un pazzo', 'che coraggio', 'farai la fine di Craxi', 'ti sei reso un obiettivo'... Sono illazioni, non sarò un obiettivo per nessuno". Poi entra nel cuore della questione: "Io mi chiedo: il ruolo della magistratura è quello di riequilibrare la volontà popolare? E' possibile che in questo Paese non si possa fare una riforma della giustizia? Sarà un caso che dal '92 - De Mita '92, D'Alema nel '97 - ci sia stato un sommovimento che ha bloccato ogni tipo di riforma? Io non penso che si possa fare una riforma della giustizia contro la magistratura. Io penso che chi ha responsabilità deve essere terzo".

Crosetto si concede anche una battuta: "Voi mi avete tirato per i capelli che non ho a parlare di questo in un giorno in cui non sto bene, ma non mi sottraggo... Non mi sottraggo, perché ritengo un tema fondamentale non quello della magistratura contro il governo, ma quello di ridefinire gli ambiti in cui costituzionalmente ogni organo dello Stato deve esercitare il suo ruolo e potere...". L'intervento del ministro di Fdi si conclude tra gli applausi della maggioranza: tutti soddisfatti, tranne le opposizioni e in particolare Della Vedova: "Non è stata nel merito della domanda posta", contesta l'interpellante a Crosetto. Un nuovo 'round' tra i due si consuma dopo la seduta, nella buvette di Montecitorio sotto lo sguardo di Schlein. Il deputato di +Europa continua a incalzare il ministro. Lo invita a circostanziare le sue accuse, chiedendogli anche delle presunte interferenze sulla magistratura del sottosegretario a Palazzo Chigi Alfredo Mantovano, denunciate dal quotidiano 'Il Domani'. "Hai chiamato in causa me ma in realtà volevi Mantovano", scherza Crosetto prima di congedarsi.

Le reazioni

E se dal Movimento 5 Stelle arriva una stroncatura dell'intervento di Crosetto ("dal suo discorso abbiamo ricavato solo complottismi e vittimismi, qui di 'ad personam' ci sono solo le fermate dei treni dei ministri", punge Conte), è Giorgio Mulè di Forza Italia a spendere parole d'elogio per l'alleato: "Ha parlato il linguaggio della verità - dice all'Adnkronos il vicepresidente della Camera azzurro -, le sue parole dimostrano a tutto tondo come una certa parte della magistratura interpreti il suo ruolo in maniera antitetica rispetto alle eventuali scelte del Parlamento e del governo". A chi gli chiede se l'allarme lanciato da Crosetto spingerà Fi a chiedere con ancora più forza la riforma della separazione delle carriere dei magistrati, Mulè risponde di no: "La necessità c'era prima e c'è adesso, nessuna ritorsione. Si sta facendo e si farà entro la legislatura, con tutte le altre riforme che devono accompagnare la giustizia". Matteo Renzi di Italia Viva ribadisce la sua stima per Crosetto, poi però esorta il governo a passare dalle parole ai fatti: "Si preoccupa di slogan e poco di sostanza. Se non fai la riforma con quale credibilità ti lamenti delle cose?".

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Monza-Juve 1-2, vittoria al fotofinish e Allegri è primo in...

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I bianconeri avanti con Rabiot, raggiunti da Carboni al 92'. Al 94' il gol partita di Gatti. La Juve scavalca l'Inter, che domenica fa visita al Napoli

Rabiot esulta per il gol

La Juventus vince in extremis 2-1 sul campo del Monza nel match valido come anticipo della 14esima giornata della Serie A 2023-2024. Il risultato consente ai bianconeri allenati da Allegri di scavalcare l'Inter e conquistare provvisoriamente il primo posto. La Juve sale a 33 punti, davanti ai nerazzurri che sono a quota 32 in attesa del big match in programma domenica 3 dicembre a Napoli. Il Monza rimane a 18 punti.

La partita

La Juve si guadagna subito una chance enorme. Kyriakopoulos atterra Cambiaso nell'area brianzola, rigore per i bianconeri al 9'. Vlahovic calcia il penalty e si fa ipnotizzare da De Gregorio, che salva. La prodezza del portiere di casa, però, serve a poco. Corner, Nicolussi Caviglia mette in mezzo il pallone che Rabiot insacca con un perfetto colpo di testa: 0-1 all'11'. La Juve, sazia dopo il vantaggio immediato, non ha nessun interesse ad accelerare. Il ritmo è basso, le uniche accelerazioni arrivano quando il pallone passa per i piedi di Chiesa. Al 33', ancora da corner, occasione per il raddoppio. La sponda di Alex Sandro offre a Gatti un pallone da spingere in porta: il difensore riesce nell'impresa di sbagliare. Prima dell'intervallo, ci provano ancora Rabiot e Chiesa: De Gregorio è attento nella prima occasione, la mira è sbagliata nella seconda.

Il Monza, poco pericoloso nei primi 45 minuti, prova a cambiare marcia in avvio di ripresa ma fatica a trovare spazi. Al 54' Colombo potrebbe spaventare Szczesny, ma non riesce a inquadrare la porta. Al 64' chance per Colpani, ma la conclusione è sbilenca. La Juve arretra lasciando campo e iniziativa al Monza. All'83 palla buona per Mota, che colpisce al volo in maniera rivedibile: fuori. La pressione dei padroni di casa viene premiata al 92'. Carboni cerca fortuna con un tiro-cross, nessuno tocca il pallone che beffa Szczesny: 1-1. L'equilibrio dura una manciata di secondi perché la Juve mette la freccia in extremis. Rabiot suggerisce, Gatti realizza: il difensore buca De Gregorio, 1-2 al 94' e Allegri è primo.

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