

Sport
La Serie A scalda i motori per la nuova stagione. Quali...
La Serie A scalda i motori per la nuova stagione. Quali sono le favorite?
Con il Cagliari che ha vinto i playoff di Serie B, si è completato il quadro delle squadre che prenderanno parte alla nuova Serie A. La stagione 2022-23 per le squadre del massimo campionato di calcio nazionale si è conclusa, come noto, con la vittoria dello scudetto da parte del Napoli di Luciano Spalletti e con un inatteso exploit in campo europeo, con tre squadre della Serie A (Inter, Roma e Fiorentina) arrivate a giocarsi le tre finali di coppa (rispettivamente Champions League, Europa League e Conference League). Resta, tuttavia, l’amaro in bocca per non aver visto nessuno dei tre club italiani alzare al cielo la coppa.
Si ripartirà, dunque, dalla caccia al Napoli e dalla consapevolezza che il torneo italiano resta uno dei campionati più competitivi a livello internazionale. Come di consueto, le settimane che ci separeranno dal calcio di inizio della prima giornata del nuovo campionato (prevista domenica 20 agosto 2023) saranno vissute alla massima velocità e a suon di colpi di scena per quel che concerne il calciomercato. Ma quali saranno dunque le squadre che partiranno in pole position per la conquista dello Scudetto 2023/24? Per il blog di Marathonbet e altri portali di informazione sportiva il Napoli campione d’Italia sarà ancora una delle squadre da battere.
E non potrebbe essere altrimenti visto che i partenopei, nella stagione appena conclusa, hanno letteralmente fatto a pezzi la concorrenza, assicurandosi virtualmente lo scudetto già in primavera. Nonostante questo, il Napoli dovrà fare i conti con l’addio di mister Spalletti. Al posto del tecnico toscano siederà sulla panchina dei campioni d’Italia il francese Rudi Garcia (già visto al Lille, all’OM e al Lione in Ligue 1), reduce dalla non felice esperienza all’Al Nassr di Cristiano Ronaldo. Garcia, si ricorderà, ha già allenato in Italia (dal 2013 al 2016), specificatamente a Roma, raccogliendo 61 vittorie in 118 partite con i giallorossi e collezionando due volte il secondo posto in campionato.
Se il cambio in panchina rischia di destabilizzare gli equilibri creati da Spalletti (giova, però, ricordare che Garcia gioca con un modulo assai vicino a quello del tecnico di Certaldo), è anche vero che nelle prossime settimane il Napoli dovrà difendersi dall’attacco delle big europee a caccia dei gioielli del patron Aurelio De Laurentiis. Kim Min-jae, il roccioso centrale difensivo sudcoreano che al suo primo anno in Italia ha stupito tutti, si è già promesso al Bayern Monaco in Germania: al Napoli andranno non meno di 50 milioni di euro. Tuttavia, Khvicha Kvaratskhelia e Victor Osimhen, rispettivamente MVP e capocannoniere dell’ultimo campionato, dovrebbero restare all’ombra del Vesuvio, anche se lo stesso De Laurentiis, parlando dell’attaccante nigeriano, non ha escluso una sua possibile partenza qualora arrivasse un’offerta difficilmente rifiutabile.
Ad ogni buon conto, alle spalle del Napoli sarà l’Inter finalista (e sconfitta) in Champions League l’altra grande favorita della prossima Serie A. La sconfitta contro il Manchester City di Pep Guardiola a Istanbul brucia ancora per come è maturata ma gli uomini di Simone Inzaghi sono intenzionati a riprovarci anche quest’anno.
Anche in casa dell’Inter si preannuncia un’estate molto calda per via delle vicende di calciomercato che ruotano intorno al club meneghino. L’attaccante Edin Džeko andrà a giocare in Turchia,mentre Brozović ha firmato per l’Al Nassr. Nel frattempo Nicolò Barella e André Onana hanno ricevuto più di una offerta di trasferimento all’estero. Senza dimenticare la questione del rinnovo del prestito di Romelu Lukaku (il cui cartellino è di proprietà del Chelsea) che, dopo aver rifiutato i petrodollari degli arabi, ha giurato amore eterno ai nerazzurri.
Napoli, Inter ma anche Milan, Roma, Lazio e Juventus: saranno ancora loro a giocarsi la corsa scudetto l’anno prossimo?
Sport
Zaccagni e Muriel, la magia del colpo di tacco: quando il...

Due reti straordinarie: le prodezze dei giocatori di Lazio e Atalanta impreziosiscono il sabato della Serie A

Un colpo di tacco, poi il bis. Due gol, uno più bello dell'altro, in poche ore. Mattia Zaccagni e Luis Muriel regalano due perle nel sabato della 15esima giornata della Serie A. Il gesto tecnico più raffinato diventa il protagonista assoluto della giornata, con altre due 'opere' ad arricchire una galleria di prodezze che hanno fatto la storia del calcio. A Verona, Zaccagni ha portato in vantaggio la Lazio con il colpo di genio che è valso l'1-0 ma non è bastato per la vittoria capitolina. A Bergamo, invece, Muriel ha fatto esplodere lo stadio al 95' con il lampo che ha steso il Milan allo scadere: 3-2 con un capolavoro.
Due gioielli in poche ore, due prodezze diverse ma simili. La locuzione 'gol di tacco' raggruppa gesti tecnici diversi tra loro. Nell'ideale enciclopedia del calcio si ricordano i più belli e i più 'preziosi'.
In Italia, nel 1971, Roberto Bettegà stupì tutti a San Siro in un match Milan-Juventus. In Europa, anni dopo, c'è chi l'ha fatto in una finale di Coppa dei Campioni, come l'algerino Rabah Madjer, artefice del trionfo del Porto contro il Bayern Monaco con il 'tacco di Allah' nel 1987. Nell'atto conclusivo della Champions League il prodigio è riuscito anche ad Alessandro Del Piero, che però non ha evitato il k.o. della Juve contro il Borussia Dortmund nel 1997.
La rivoluzione del calcio televisivo ha portato nelle case dei tifosi le prodezze compiute a ogni latitudine. La Serie A ha contribuito ad arricchire il reportorio alla fine degli anni '90 con Roberto Mancini e Pippo Maniero, Zlatan Ibrahimovic nella sua lunga militanza italiana ha offerto più di una volta la sua interpretazione acrobatica con il mix tra calcio e taekwondo. A Roma, Amantino Mancini ha esibito la variante volante addirittura in un derby, facendo 'crollare' la curva sud giallorossa. Un capolavoro identico è riuscito a Fabio Quagliarella in un Samp-Napoli: un gol meraviglioso, che l'ex partenopeo non ha potuto/voluto festeggiare.
Sport
Inter-Udinese 4-0, poker nerazzurro e Inzaghi torna primo...

I nerazzurri chiudono i conti nel primo tempo con 3 gol in 10 minuti, nel finale la rete di Lautaro

L'Inter batte l'Udinese per 4-0 nel match in calendario oggi per la 15esima giornata della Serie A 2023-2024 e si riprende il primo posto in classifica. I nerazzurri salgono a 38 punti e tornano a +2 rispetto alla Juventus, seconda a quota 36. L'Udinese rimane a 12 punti, in piena lotta per evitare la retrocessione.
La partita
L'Inter esce sparata dai blocchi e va vicina al gol al 10'. Lautaro piomba sul cross di Dimarco, colpo di testa e palo. La pressione nerazzurra è costante, l'Udinese deve coprirsi ma non rinuncia a pungere quando si prospetta la chance. E' Pereyra, al 15' e al 19', ad avere due occasioni: il centrocampista non affonda il colpo, l'Inter non paga dazio. I padroni di casa tornano alla carica al 22' con Thuram, che sbaglia da ottima posizione sul secondo palo, e al 25' con Calhanoglu, che non inquadra la porta.
Il bunker bianconero crolla al 35' per il rigore che il Var assegna all'Inter, punendo il contatto tra Perez e Lautaro. L'arbitro Di Bello non fischia, la decisione cambia dopo il richiamo dall'alto. Calhanoglu non sbaglia dal dischetto, 1-0 al 37'. La partita cambia volto e l'Inter la chiude prima dell'intervallo. Al 42' Calhanoglu carica Dimarco, che di sinistro fa centro: 2-0. Al 44' arriva il tris firmato da Thuram: Mkhitaryan suggerisce, l'attaccante ringrazia e appoggia in rete.
Il secondo tempo, con il risultato in ghiaccio, è pura accademia. L'Inter alza il piede dall'acceleratore, l'Udinese ha tempo e spazio per costruire e mostrare la propria fase offensiva. Al 69' arriva il gol di Lucca, che insacca dopo la respinta di Sommer: tutto inutile, fuorigioco. Prima del sipario, gloria anche per Lautaro. L'attaccante strappa da centrocampo, arriva in zona tiro e fulmina Silvestri di sinistro: 4-0, Inter in vetta.
Sport
Shohei Ohtani e il contratto record, 700 milioni alla...

Il giapponese passa ai Los Angeles Dodgers

Shohei Ohtani riscrive la storia del baseball e dello sport con un contratto da 700 milioni di dollari. Il 29enne giapponese, stella della MLB, lascia i Los Angeles Angels per passare all'altra franchigia della città, i Los Angeles Dodgers.
Il pitcher, free agent alla fine dell'ultima stagione, firma un contratto di 10 anni da 700 milioni di dollari complessivi di ingaggio. Una cifra stellare, che supera di 250 milioni il contratto da 426,5 milioni firmato nel 2019 da Mike Trout, altro big della Major League Baseball. Numeri fuori dalla realtà. Ohtani guadagnerà 70 milioni a stagione fino a quando avrà 39 anni e sarà pronto per la pensione. L'ingaggio complessivo fa sembrare 'normale', per dire, il contratto che Cristiano Ronaldo ha firmato con l'Al Nassr in Arabia Saudita: CR7 si prenderà circa 400 milioni fino al 2025, poi difficilmente spunterà un altro contratto dello stesso livello.
Ohtani, fermo da agosto per la lesione ad un legamento del gomito, è uno dei talenti generazionali del baseball mondiale: è un lanciatore, ma vanta un rendimento eccellente anche come battitore. Arrivato nella MLB nel 2018, il nipponico è esploso tra il 2021 e il 2023. Come battitore ha messo insieme complessivamente 124 home run, 22 tripli e 57 basi rubate. Come lanciatore, ha incamerato 34 vittorie concedendo una media di 2,84 punti in 74 partite da partente, con 542 strike out in 418 inning e un terzo sul monte.