Valeria Cavalli, tra nuovi progetti e grandi successi, l’attrice rivela i segreti dei suoi personaggi più amati
E’ in video ogni settimana, in prima serata su Rai1, con la settima stagione di Un Passo dal Cielo, ma negli scorsi mesi è stata impegnata in diversi film di successo: dal biopic su Arnoldo Mondadori a quello di Fernanda Wittgens, passando poi per tutte le sale cinematografiche con Il Colibrì. Una carriera sempre piena di bei riconoscimenti quella di Valeria Cavalli, che in passato è stata nel cast di Un Posto al Sole, ma anche de L’Ora della Verità e di tante fiction, italiana e straniera, apprezzata dai telespettatori.
Intervista a cura di Roberto Mallò
Valeria, partiamo dall’ultima novità che la riguarda. Il suo ritorno nella settima stagione di Un Passo dal Cielo.
“Sì, è vero. Nel corso della stagione, rivedrete la Contessa Volpi. E posso dirvi che il suo spazio sarà decisamente più ampio rispetto al passato. Inizialmente, verrà accompagnata dalla sua spocchia e antipatia, che già conoscete, ma ad un certo punto ci sarà un suo cambiamento; si ricrederà su alcune sue convinzioni.”
Di recente, è stata anche tra i protagonisti di Arnoldo Mondadori – I Libri Per Cambiare il Mondo, docufiction trasmessa dalla Rai, che l’ha vista al fianco di Michele Placido. Come si è trovata a interpretare Andreina, la moglie di Mondadori?
“Devo dire che è stata una fiction davvero molto interessante; Andreina faceva di cognome Monicelli. Non è stata solo la signora Mondadori, ma anche la zia di Mario, il grandissimo regista e sceneggiatore. Ritengo che sia importante, parlare al giorno d’oggi, di uomini che si sono formati da soli come Mondadori. Anche se era il semplice figlio di un ciabattino, aveva un sogno: portare la lettura nelle case e permettere a tutti di leggere. La scrittura l’ha affascinato fin da bambino. Ed Andreina gli è stata sempre accanto, mediando anche il suo rapporto difficile con i figli.”
E se le dico Fernanda Wittgens?
“E’ un altro docufilm che ho fatto, con protagonista Matilde Gioli, sempre trasmesso da Rai1. La pellicola è stata diretta da Maurizio Zaccaro ed ho interpretato Margherita, la madre di Fernanda Wittgens, ossia la prima donna a dirigere la Pinacoteca di Brera nel 1940, capace di adoperarsi per proteggere l’intero patrimonio artistico di Milano al fine di sottrarlo alla razzia nazista e ai bombardamenti. Una donna, Fernanda, che è annoverata anche tra i Giusti delle Nazioni, visto che ha aiutato gli ebrei perseguitati, durante la guerra, ad espatriare. E, proprio per tale ragione, è stata arrestata il 14 luglio 1944 e poi condannata a quattro anni di prigione.”
C’è un altro progetto a cui tiene particolarmente, Le cose che amiamo di Ale…
“Sì, parla di Alessandro Cevenini, fondatore della ONLUS BEAT LEUKEMIA. Alessandro, quindici anni fa, è stato colpito da una forma di leucemia grave e acuta. Aveva solo ventiquattro anni quando è morto, dopo due anni di cura e di tentativi. Ha sofferto molto ma, nonostante il suo male, ha voluto creare un blog, in modo tale da portare al pubblico normale la conoscenza delle malattie del sangue con un linguaggio semplice e comprensibile, dando spazio alla spiegazione delle cure, come quelle del trapianto del midollo spinale e del midollo osseo. Pensi che, ad oggi, la fondazione ha donato oltre 1.300.000 euro in strumentazioni mediche e borse di studio a giovani ricercatori in tutta Europa, per lo studio sulla Leucemia ed eventi per la sensibilizzazione sui tumori dei sangue. In questo progetto, ho avuto modo di interpretare Cristina Motta, la madre di Alessandro. E’ stata lei a soccorrerlo quando, una sera, si è sentito male. L’ha sempre sostenuto, gli è stata vicina insieme a tutta la sua famiglia. Cristina, che ho avuto modo di conoscere, è una persona meravigliosa; ha sempre il sorriso, anche se dai suoi occhi si vede una lacrima che è pronta a sgorgare. Cristina è vitale, attiva, non ha mai abbassato la guardia e, probabilmente, ha trasmesso queste sue caratteristiche al figlio. Vive per il prossimo, così come Alessandro, che era molto religioso.”
Inoltre, c’è il personaggio di Katherine Beaufort del film Moriah’s Lighthouse…
“E’ un film girato in Francia da un produttore americano e fa parte della catena televisiva Hallmark. Moriah’s Lighthouse ha al suo interno due storie d’amore. La prima ha per protagonista due giovani, mentre la seconda parla di un rapporto più adulto. Io sarò Katherine, la zia di Moriah, la ragazza giovane. E’ una storia con un bel lieto fine. Ha sullo sfondo una Bretagna bellissima, ed un faro – denominato appunto di Moriah – che darà il via alla narrazione”.
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