Grave perdita per il cast della soap opera italiana Un Posto Al Sole: uno dei quattro ideatori, Wayne Mark Doyle, è venuto a mancare nel corso della terza settimana del mese di ottobre 2022.
Una perdita inaspettata
Wayne Doyle, di cui si conosce ben poco, è una delle menti che ha ideato la nota soap Opera Un Posto al Sole. Il padre di una delle serie maggiormente longeve e amate dal pubblico italiano, che da 26 anni non perde l’appuntamento serale su RAI Tre, ha sempre vissuto in maniera molto riservata, al punto tale che non è dato conoscere se lo sceneggiatore avesse figli o famiglia o altri parenti.
L’unica grande famiglia nota è quella della soap opera, che si stringe in un dolore definito dagli stessi attori e dai vari addetti ai lavori come impossibile da descrivere.
Un grande amore per Napoli
Wayne Doyle, seppur riservato, non ha mai nascosto il suo grande amore per la città di Napoli e proprio per tale motivo decise, circa 26 anni fa, di scegliere la città italiana come luogo nella quale si sarebbero poi sviluppate le diverse vicende dei protagonisti.
Una passione dell’autore era da ricercare nella realizzazione di trame molto lunghe con diversi colpi di scena, definiti come plot twist, ma anche con una profonda analisi delle ragioni che portavano i personaggi ad agire in un determinato modo.
Per l’autore, infatti, una linearità troppo articolata potrebbe portare lo spettatore ad annoiarsi e ad allontanarsi dal prodotto: proprio questo suo concetto ha caratterizzato alcuni dei personaggi della soap opera che si sono contraddistinti proprio per questa particolare caratteristica.
Inoltre l’autore ha sempre voluto aggiungere volti nuovi e rinnovare parte dei protagonisti, cercando di creare una trama che riuscisse a coinvolgerli complessivamente.
Ogni gruppo di attori, infatti, veniva inserito in una particolare saga, creando degli intrecci interessanti tra coloro che assumevano un ruolo di spicco e personaggi secondari.
Inoltre il team dei protagonisti è stato accuratamente scelto dallo stesso Doyle e dai suoi collaboratori, cercando sempre di dare vita a una squadra ben costruita in grado di garantire sempre un’ottima alchimia sul set.
Un messaggio d’addio che lascia diversi dubbi
Dopo il triste annuncio della scomparsa di Doyle, online sono state riportate diverse informazioni che, attualmente, non trovano alcuna conferma certa.
Un dato che però ha destato diversi dubbi sull’improvvisa morte dell’autore della soap opera italiana è da ricercare nella lettera, scritta dallo stesso Doyle, il quale sembra abbia voluto ringraziare i suoi affetti più cari come se sapesse che la sua ora fosse ormai prossima.
Nessuno dei contatti stretti dello sceneggiatore ha voluto comunque commentare questo particolare aspetto, che lascia diversi spazi a svariate interpretazioni ma che, ancora oggi, non trova alcuna conferma in merito alle cause della prematura scomparsa dell’uomo.
I messaggi sui social da parte della RAI e del cast di Un Posto Al Sole
A dare il triste annuncio della morte del padre di uno dei programmi divenuti simbolo di RAI Tre è stata proprio la rete televisiva che, sui suoi canali social, ha inserito un lungo post con tanto di ringraziamento rivolto a Doyle per il grande lavoro svolto nel corso di oltre vent’anni.
In particolar modo è stato elogiato il metodo di adattamento della soap opera australiana Neighbourns, da cui prende spunto Un Posto Al sole, e la capacità di distinguere i due prodotti grazie a Doyle, che ha voluto inserire le svariate dinamiche tipiche dei cittadini italiani e diversi riferimenti alla cultura napoletana.
A seguire i messaggi dei colleghi che hanno collaborato con lui nella realizzazione delle diverse stagioni della soap opera, allo sviluppo delle trame e caratterizzazione dei personaggi, nonché quelli da parte dei vari attori attualmente protagonisti e di coloro che sono usciti di scena sono stati molteplici.
Tutti questi hanno messo in risalto il fatto che lavorare con l’ideatore della soap fosse incredibilmente piacevole, sottolineando come Doyle fosse sempre molto attento a ogni dettaglio e di come volesse rendere la sua serie il più reale possibile, inserendo le debolezze dei personaggi e i problemi che si affrontano nel dover risolvere determinate situazioni, spesso improvvise.
Viene a mancare quindi una figura simbolo della RAI che, per oltre vent’anni, ha permesso al terzo canale della televisione di Stato di essere facilmente riconoscibile, nonché di aver creato un appuntamento al quale la popolazione italiane, sia giovane che adulta e di entrambi i sessi, difficilmente rinunciava, proprio per lo stile e semplicità della stessa.
“Con te è iniziato questo viaggio incredibile e straordinario e per te continuerà. Grazie infinite da tutti noi, Wayne”, questo è il messaggio apparso sullo schermo prima della puntata di giovedì 20 Ottobre 2022.

“Ci sono poche persone di cui posso dire con franchezza e senza tema di smentita che mi hanno “cambiato la vita”, e una di queste è senz’altro Wayne Doyle. Perché lui è il papà di Un Posto al Sole, è stato il mio primo Headwriter, una delle persone da cui ho imparato il mestiere ed è quindi molto difficile trovare le parole per commentare questa bruttissima notizia. È bastato un attimo per riportarmi con la memoria a quel fantastico periodo in cui eravamo tutti così carichi di energie e di entusiasmo, alle nottate passate a escogitare storie, ai brainstorming in inglese che mi terrorizzavano data la mia scarsa dimestichezza con la lingua. Ricordo quel senso di sicurezza che ci trasmettevi quando entravi nella stanza, quella convinzione che qualsiasi problema ci fosse stato, con te, lo avremmo risolto. Ricordo quella tua solidità a cui si accompagnava la leggerezza di chi non ha bisogno di prendersi troppo sul serio per fa capire che fa davvero sul serio. Ricordo l’odore dei calamari che ordinavi sempre per pranzo, quando mangiavamo intorno al tavolo del brainstorming… e ricordo con un imbarazzato sorriso quella sera in cui, con la febbre a 40, restai ancorato alla sedia, immobile, deciso a resistere a tutti i costi perché ero nel mio mese di prova e avevo il terrore di fare una cattiva impressione. Non volevo mollare per dimostrare di essere affidabile, ma sembravo un pugile suonato, e fu allora che tu mi sorridesti tra il divertito e il preoccupato e mi dicesti: “Dario, don’t worry, go home…” Ciao Wayne e grazie di tutto.”, è con queste parole che Dario Carraturo, story editor di Un posto al sole, ha raccontato il suo legame con Wayne.