Intervista esclusiva ad Andrea Arru: «Ho ancora tanto da imparare dagli attori adulti ed esperti»
Andrea Arru, classe 2007, è tra i protagonisti della miniserie Storia di una famiglia perbene, in onda ogni mercoledì sera su Canale 5. Ma nonostante la sua giovane età, sta già dimostrando di avere talento e noi lo abbiamo intervistato in esclusiva per il pubblico di Sbircia la Notizia Magazine.
Con la collaborazione di Roberto Mallò per Massmedia Comunicazione
Ciao Andrea, partiamo da una domanda semplice. Come ti sei avvicinato al mondo della recitazione?
E’ successo quando avevo 8 anni. Erano stati pubblicati diversi articoli di stampa sulla mia attività di modello e testimonial per la linea Armani Junior e la Scuola Civica di Cinema di Sassari chiese ai miei genitori se avrei potuto recitare in un cortometraggio da loro prodotto. Non avevo idea di cosa significasse recitare in un film e non avevo mai pensato ad una cosa del genere. Dissi ai miei che però l’idea mi piaceva ed in effetti fu un’esperienza molto divertente. Da allora non ho più smesso ed ho iniziato a studiare sia dizione che recitazione, teatrale prima e cinematografica poi. Al Teatro Civico di Sassari facemmo il sold out con “Più pazzi che briciole di pane” della Compagnia teatrale Bobòscianel di Laura Calvia e Daniele Coni: grandissime emozioni e bellissimi ricordi!

Arriviamo all’impegno televisivo che ti vede, attualmente, ogni mercoledì sera in prima serata su Canale 5. Interpreti infatti Michele Straziota in Storia di una famiglia perbene. Per quel che possiamo raccontare, che cosa ti piace di lui?
Beh Michele mi somiglia tantissimo. E’ una fortuna interpretare qualcuno in cui ti riconosci nel carattere, perché è sicuramente molto più semplice. E’ un buono costretto a ribellarsi ad una famiglia e ad un ambiente sociale che lo vorrebbe far crescere come un criminale, cosa che avrei fatto anche io. Ho un temperamento ribelle e non accetto imposizioni, esattamente come Michele. Prende tante “mazzate” ma non cede, risponde a muso duro a chi tenta di imporgli la dura legge del racket e sa fare scelte coraggiose. Ama teneramente la sua Maria, che salva e protegge, allontanandosi da lei perché non sia coinvolta nelle sue vicende familiari, ma poi ne rimane inevitabilmente attratto ed i due si ritrovano innamorati perdutamente.
Sicuramente la fiction tocca degli argomenti molto forti, nel corso delle sue quattro puntate.
Mi è stato raccontato che Bari, e Bari vecchia in particolare, negli anni ’80 era davvero pericolosa. Bande di criminali imperversavano guadagnando col traffico di stupefacenti, che si aggiunse al contrabbando di sigarette. I loro metodi per imporre il controllo del territorio erano spietati e la fiction li descrive fedelmente, a volte con crudezza. Fortunatamente oggi la realtà di Bari è molto diversa ed oggi è una città sicura per i suoi abitanti e per i numerosissimi turisti. Anche le discriminazioni sociali che Maria deve affrontare quando viene ammessa alla scuola privata rispecchiano fedelmente le spaccature che realmente esistevano fra la popolazione.
Sei giovanissimo, ma hai già interpretato diversi personaggi. Quali ti sono rimasti maggiormente nel cuore?
Oltre a Michele, anche Guido (Raoul Bova da adolescente) in “Buongiorno mamma” è stato un bel ruolo, anche lui ribelle e coraggioso, che sa reagire ad un padre aggressivo per difendere soprattutto sua madre. Pino poi, il bambino emofiliaco di “Glassboy”, che trova nell’amicizia la sua ancora di salvezza per affrontare la vita.

Hai già qualche sogno nel cassetto?
Vorrei tanto proseguire in questo lavoro. Ho ancora tanto da imparare dagli attori adulti ed esperti e devo crescere e studiare tanto. I piedi devono sempre stare ben piantati per terra ed i sogni usciranno dal cassetto quando sarà il momento.
A proposito di amici e sacrifici per il lavoro, cosa ti piace fare quando hai un po’ di tempo libero per te?
Appena ho tempo esco con gli amici e faccio un po’ di palestra per tenermi in forma. Ma il tempo è veramente pochissimo, tra lo studio per la scuola ed il lavoro sul set.
Ci sono già dei progetti lavorativi di cui puoi parlarci?
Ora sono sul set qui a Roma, per una serie tv. Ma non posso parlarne perché è un progetto top secret. Fino a fine anno questo è il mio impegno. Ci sono due altri lavori già calendarizzati, di cui uno all’estero. Di più non posso proprio dire.
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