L’università, nel nuovo anno accademico appena iniziato, comincia, come molte realtà, ad andare verso la normalità. Alcune regole sono state infatti modificate e c’è una maggiore libertà di vivere gli ambienti universitari. Restano tuttavia in vigore alcune norme, che ogni ateneo, ha deciso di adattare in base alla grandezza degli spazi disponibili e al numero di iscritti. L’ultimo aggiornamento delle misure urgenti per fronteggiare l’emergenza da COVID-19 in ambito scolastico, della formazione superiore e socio sanitario-assistenziale è entrato in vigore l’11 settembre del 2021 e sarà valido fino al 31 dicembre 2021, data fissata per la fine dello stato d’emergenza.
Accesso alle aule
Il numero di persone che accedono alle aule è necessariamente contingentato, per evitare che si creino degli assembramenti. Ogni ateneo ha stabilito in maniera autonoma le percentuali di capienza, visto che in Italia le strutture universitarie sono molto differenti tra loro per numero di aule, grandezze e bacino di utenza, senza considerare che le attività che si svolgono in aula sono differenti a seconda del corso e della facoltà.
Gli studenti, che possono frequentare le lezioni in presenza solo se possessori di green pass, di tampone negativo nelle ultime 48 ore o di esenzione certificata dall’Asl competente, possono prenotare il proprio posto attraverso applicazioni online o in base alla metodologia scelta dall’ateneo. In alcuni casi, per consentire a tutti di prendere parte alle lezioni, alcune università hanno attivato anche la modalità e-learning, che permette agli studenti di seguire le lezioni da casa con turnazioni per alternare presenza e distanza, così da consentire a tutti di frequentare almeno in parte in ateneo. Il problema della frequentazione delle lezioni si pone invece in maniera più limitata per le varie facoltà dell’università telematica, gli atenei riconosciuti dal MIUR come Unicusano, perché tutti gli studenti possono anche seguire i corsi da casa o dal luogo che preferiscono, senza richiesta di alcuna prenotazione. In aula vige inoltre l’obbligo di indossare la mascherina, visto che siamo in un ambiente chiuso. Ogni seduta dovrà inoltre rispettare il distanziamento di un metro e gli atenei devono impegnarsi a sanificare gli spazi quotidianamente e a prevedere continui ricambi d’aria.
Utilizzo degli spazi comuni
Le università non hanno solo aule per le lezioni, ma anche spazi aperti comuni, mense e biblioteche. In questo caso valgono le regole vigenti per tutti i luoghi pubblici, anche se ogni ateneo può poi decidere di attivare un regolamento interno. Per quanto riguarda le mense ad esempio, la regola impone il possesso di green pass per l’accesso, ma in alcune università lo richiedono solo per chi si siede al tavolo e non per l’asporto. Le aule studio prevedono in alcuni casi le prenotazioni e quelle ad accesso libero hanno comunque un numero di posti limitato. Negli spazi aperti comuni, come parchi e campus, vige il distanziamento di un metro e le ormai consigliare regole di igienizzazione.
Come si svolgono gli esami
Gli esami si possono svolgere sia in presenza sia a distanza. Sarà l’ateneo a stabilire le modalità di svolgimento e le organizzazioni delle prenotazioni. Per le sedute di laurea, si darà precedenza alla discussione in presenza, ma ci sarà la possibilità di richiederla a distanza. Nell’aula della sessione di laurea potranno essere presenti solo la commissione, il laureando e i relatori. Sarà l’ateneo a stabilire se si potrà consentire l’accesso agli invitati, in un numero limitato, che dovranno possedere green pass, tampone negativo entro le 48 ore o certificato di esenzione.