“Il Medico risponde”
La Trombolisi
DOMANDA
Dottore buondì sono Marta un’attenta lettrice di Sbircia La Notizia Magazine. Complimenti per le rubriche e soprattutto la sua. Per favore mi potrebbe chiarire in maniera semplice che cos’è la “TROMBOLISI”. Grazie anticipatamente e buona giornata a tutti.
Marta 1972
RISPOSTA
A cura del Dr. Ferdinando Martinez
ATTENZIONE: "Le informazioni contenute in questa rubrica medica, non devono ASSOLUTAMENTE, in alcun modo, sostituire il rapporto Medico di Famiglia/Assistito. Si raccomanda per buona regola, di chiedere SEMPRE il parere del proprio Medico di Famiglia, o Specialista di fiducia, il quale conosce in dettaglio la storia clinica del proprio Paziente. La nostra rubrica, non avendo fatto un'anamnesi di chi ci scrive, impossibile online, ha il solo ed esclusivo scopo informativo, decliniamo quindi tutte le responsabilità nel mettere in pratica qualsiasi chiarimento o indicazione riportata al solo scopo esplicativo e divulgativo. Qualsiasi domanda umanamente intrattabile via web, verrà automaticamente cestinata. Grazie per la gentile comprensione."
Salve Marta, grazie per i suoi graditissimi complimenti, ne siamo compiaciuti.
Lei con la sua domanda affronta, un argomento molto delicato, al quale cercherò di rispondere come lei desidera, nella maniera più semplice e chiara.
La trombolisi è un trattamento endovenoso per dissolvere il coagulo che blocca l’arteria nel cervello e provoca un ictus ischemico. Questo trattamento riproduce artificialmente il fenomeno fisiologico della fibrinolisi .
Le tre principali indicazioni per questo trattamento di emergenza sono l’embolia polmonare , l’infarto del miocardio e l’ictus ischemico.
Classico trattamento di prima linea dell’infarto miocardico recente, è riservato alle forme gravi di embolia polmonare e tende ad essere generalizzato nella gestione precoce (prime ore) di ictus ischemici non molto estesi. Il beneficio atteso di questo trattamento di emergenza è la riperfusione tissutale a valle, nell’ottica di migliorare la prognosi funzionale e vitale, ma a costo di un rischio incomprimibile di rare ma formidabili emorragie.
In pratica il prodotto viene iniettato per via venosa periferica o intra-arteriosa selettiva.
Il Professore William Tillet, scoprì quasi per caso nel 1933 che, un enzima chiamato streptochinasi avrebbe potuto sciogliere un coagulo di sangue.
Quando un vaso sanguigno ostruito viene bloccato, il sangue non circola più correttamente e quindi non può ossigenare adeguatamente il cervello e ogni minuto perso provoca la distruzione di circa 2 milioni di neuroni.
Le conseguenze sono gravissime se il trattamento non viene applicato il prima possibile, le funzioni motorie, il linguaggio, il pensiero, le capacità di apprendimento e comunicazione e le emozioni possono essere seriamente compromesse.
Pertanto, l’ictus è, nel nostro Paese, la principale causa di disabilità acquisita negli adulti con conseguenti disastrose come i decessi.
Se il trattamento viene somministrato nelle primissime ore dall’inizio dei sintomi, la trombolisi aumenta le possibilità di guarigione senza importanti disabilità. In queste condizioni, ridurrebbe di circa il 30% il rischio di rilevanti disabilità che si verificano generalmente dopo l’ictus.
Questo trattamento viene somministrato da un Medico specializzato in Patologia Neurovascolare in Unità Neuro-Vascolare o in Reparto di Terapia Intensiva o pronto soccorso, mediante telemedicina.
Marta lei si chiederà se ci sono degli effetti collaterali in tutto ciò. Sappia che il rischio principale è quello dell’emorragia, infatti qualsiasi sanguinamento significativo o qualsiasi intervento chirurgico recente controindica solennemente la trombolisi.
Deve essere eseguita con estrema cura per evitare dannose complicazioni.
Il paziente deve rimanere ricoverato per diversi giorni per assicurarsi che la trombolisi sia andata a buon fine e che si possano escludere eventuali complicanze postoperatorie.
Il follow-up postoperatorio è essenziale dopo la trombolisi, in considerazione della possibilità di sviluppare gravi complicazioni che possono essere dell’ordine di abbassamento della pressione sanguigna, emorragie o persino critici problemi cardiaci.
Pertanto, per limitare il fattore di rischio, la trombolisi sarà sempre evitata in alcuni pazienti:
- Gravidanza
- Chirurgia recente
- Ipertensione arteriosa significativa
- Tumore vascolare
- Malformazione vascolare
- Ictus recente
- Sanguinamento recente
- Trauma cranico recente
- Dubbi sulla presenza di aneurisma aortico o pericardite.
Dopo la somministrazione, è assolutamente essenziale un attento e scrupoloso monitoraggio durante le prime 24 ore, come la pressione sanguigna il controllo della frequenza cardiaca e meticoloso esame clinico generale.
Marta le ricordo che la mia risposta, non intende in alcun modo sostituirsi all’autorevole parere del Medico di famiglia, Medico Curante o di altre Figure Sanitarie di fiducia, preposte alla corretta interpretazione del problema in oggetto, a cui rimando, rigorosamente, per ottenere una più precisa indicazione incline sulle origini di qualsiasi sintomo stesso, grazie per la cortese comprensione, le auguro una meravigliosa domenica.
“Vita via est.“
La vita è un cammino.