A Roma, il Ministero della Cultura italiano ha appena svelato un progetto per la ricostruzione dell’arena del Colosseo. Si propone di ricreare un pavimento, rimovibile, realizzato con doghe di legno, sopra i ruderi dei passaggi sotterranei attualmente aperti.
“Il Colosseo tornerà ad avere la sua arena. Dopo anni di studi è stato proclamato il progetto vincitore. Sarà reversibile, consentirà di visitare i sotterranei e di vedere la maestosità del Colosseo dal centro, come è stato per secoli sino a fine ‘800. Questo piano permetterà ai visitatori, ai turisti, ai cittadini, di osservare il Colosseo dal centro, come si vede da secoli. Fino al 1.800 c’era un pavimento in questa arena“, sottolinea Dario Franceschini, Ministro della Cultura.
Attualmente, i visitatori possono ammirare le rovine dietro le quinte del Colosseo, dove i romani venivano a guardare i combattimenti dei gladiatori e altri giochi circensi. A parte una piccola pedana, non c’è più terreno, da qui questo progetto presentato da un’azienda di ingegneri milanesi. Una struttura leggera, interamente sfoderabile, rivestita con un legno molto resistente, che permetterà di camminare, vivere e respirare un’atmosfera d’altri tempi.
Il progetto faraonico, pubblicato nel 2015 con un finanziamento di 18,5 milioni di euro, è stato proficuamente aggiudicato dalla “Milan Ingegneria” che realizzerà questa prodigiosa struttura reversibile. Una pavimentazione di legno con sistema di pannelli ad anima di carbonio ruotanti, garantendo una vista permanente sui suggestivi sotterranei, garantendo anche il ricircolo d’aria dell’ambiente ipogeo.
I lavori di ricostruzione dovrebbero iniziare all’inizio del 2022 al più tardi per essere completati nel 2023. Per il Ministero della Cultura, non si tratta di trasformare il Colosseo, il più grande Anfiteatro del mondo, l’Amphitheatrum Flavium, in una “Sala per spettacoli” ma rivalorizzarlo in quel luogo degno d’essere vissuto ieri, oggi, domani e sempre.
“Verso sera ci recammo al Colosseo, era già quasi buio… Quando si contempla una cosa simile, tutto il resto appare un’inezia… È così grande che la mente non riesce a comprenderlo in sé, piccola è l’immagine che la memoria ne serba e, quando si torna a vederlo, fa l’effetto d’esser più grande di prima…” (Johann Wolfgang Goethe)