Bollettino Coronavirus del 28 Dicembre 2020
In data 28 dicembre l’incremento nazionale dei casi è +0,41% (ieri +0,43%) con 2.056.277 contagiati totali, 1.408.686 dimissioni/guarigioni (+14.675) e 72.370 deceduti (+445); 575.221 infezioni in corso (-6.539). Ancora bassissimo il numero dei test: elaborati 68.681 tamponi totali (ieri 59.879) con 29.665 casi testati (ieri 23.892); 8.585 positivi (target 4.311); rapporto positivi/tamponi totali 12,49% (ieri 14,88% – target 2%); rapporto positivi/casi testati 28,93% (ieri 37,30% – target 3%). Ricoverati con sintomi +361 (23.932); terapie intensive -15 (2.565) con 167 nuovi ingressi del giorno (non comunicato il dato della Campania).
Nuovi casi soprattutto in: Veneto 2.782; Lazio 966; Emilia Romagna 750; Sicilia 650; Puglia 645; Lombardia 573; Campania 433. In Lombardia curva +0,12% (ieri +0,09%) con 5.486 tamponi totali (ieri 4.901) e 2.190 nuovi casi testati (ieri 2.014); 573 positivi (target 1.000); rapporto positivi/tamponi totali 10,44% (ieri 9,50% – target 2%); rapporto positivi/nuovi casi testati 26,16% (ieri 23,13% – target 3%); 472.528 contagiati totali; ricoverati -10 (3.791); terapie intensive +4 (512) con 13 nuovi ingressi del giorno; 24.909 decessi (+42).Qualche numero, oggi, per capire quanta confusione ci sia ancora sui dati che fotografano l’epidemia in Italia, e di conseguenza quanto possa essere difficile non solo avere indicazioni attendibili sulla diffusione del contagio, ma anche ipotizzarne lo sviluppo con i modelli epidemiologici (che invece danno per scontata l’attendibilità dei dati inseriti).
Il 18 dicembre abbiamo visto come il Piemonte abbia eliminato dal totale precedentemente comunicato 232.830 test eseguiti; dai casi testati 106.675 casi; dai positivi totali 2.590 positivi: adeguandosi con il ricalcolo alle regole indicate da Ministero della Salute e Iss, ma portando di fatto a una giornata caratterizzata da numeri ampiamente negativi rispetto al giorno precedente. Una situazione altrettanto complessa riguarda la Regione Veneto, che da settimane secondo i dati ufficiali ha un rapporto positivi/tamponi totali superiore al 20%. Un valore altissimo, ma in realtà non veritiero: il Veneto, infatti, comunica ogni giorno nel totale dei positivi non solo quelli individuati con i tamponi molecolari (come specificato da Ministero e Iss con una norma risalente allo scorso febbraio) ma anche quelli individuati con i test rapidi (i primi disponibili risalgono ad aprile). Il dato complessivo dei positivi, incrociato con i soli tamponi molecolari eseguiti (il denominatore utilizzato nella tabella nazionale quotidiana) genera un rapporto altissimo di positivi/tamponi.
Il ricorso ai test rapidi è peraltro aumentato nel corso del tempo: secondo la comunicazione del Dipartimento di Prevenzione della Regione Veneto a ottobre sono stati eseguiti 413.466 tamponi molecolari e 272.556 test rapidi, a novembre 459.793 molecolari e 703.151 rapidi. I positivi rilevati (34.676 a ottobre e 89.108 a novembre) se calcolati sui tamponi molecolari generano un rapporto positivi/tamponi rispettivamente dell’8,38% a ottobre e del 19,38% a novembre. Includendo nel totale i test rapidi, i valori scendono rispettivamente a 5,05% e 7,66%. A dicembre, con dati aggiornati alla sera del 27 dicembre, il Veneto ha eseguito 407.754 tamponi molecolari e 684.819 test rapidi con 88.705 positivi: il rapporto positivi/tamponi è 21,75% secondo la definizione classica, in realtà dell’8,11%. Le conseguenze sono facilmente intuibili e comportano una deviazione in tutte le voci che riguardano i test eseguiti, i casi testati e il calcolo dei rapporti che ne derivano. Non solo per la Regione Veneto, ma per gli stessi valori anche a livello nazionale.
In Francia dal 5 dicembre è stato eseguito un ricalcolo inserendo anche i dati derivati dai test rapidi: l’effetto è stato retroattivo, in quanto ha riguardato l’intero arco temporale della pandemia. Ministero della Salute e Iss potrebbero, nei prossimi giorni, effettuare un’operazione simile adeguando anche la definizione di caso: non più legata alla conferma con test molecolare, ma estesa all’individuazione con test rapido. Vedremo, nel caso accadesse, se verrà seguita la linea francese correggendo a ritroso tutti i dati da inizio emergenza, o se verrà introdotto un conteggio parallelo a quello in essere a partire dalla data di modifica.

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