La nuova variante inglese del Covid desta preoccupazione
La variante “inglese” del Covid si diffonde più rapidamente e crea nuove turbolenze in un Continente già alle prese con una complicata gestione della pandemia durante le vacanze di Natale: praticamente tutta l’Europa, inclusa l’Italia, ha deciso di sospendere i voli con la Gran Bretagna. Ma la mutazione del virus sta già circolando nel Continente e in serata l’Italia ha annunciato di aver trovato un soggetto positivo per la nuova variante.
“Il paziente, e il suo convivente rientrato negli ultimi giorni dal Regno Unito con un volo atterrato presso l’aeroporto di Fiumicino, sono in isolamento e hanno seguito tutte le procedure stabilite dal Ministero della Salute“, ha detto il ministero in una nota.
La variante trovata nelle scorse settimane in Gran Bretagna è già stata trovata anche in Olanda, Danimarca, Australia e forse in Sud Africa. “È fuori controllo”, hanno ammesso le autorità di Londra, al punto da raddoppiare le infezioni nel Regno in una sola settimana (+35.928 domenica 21 dicembre a differenza dei 18.447 della domenica precedente). Il nuovo ceppo di Covid è particolarmente spaventoso in quanto altamente contagioso – fino al 70% in più a Londra e nel sud-est dell’Inghilterra – abbastanza da costringere il Governo Britannico a imporre un lockdown nella capitale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha detto di essere in “stretto contatto” con lo staff di Boris Johnson e nel frattempo ha invitato tutti i governi europei a rafforzare le loro procedure di controllo e prevenzione. Non è ancora certo che la malattia sia più mortale, anzi c’è chi lo esclude, ma c’è la possibilità che influenzi le modalità di diagnosi, ha detto l’organismo Onu. Per quanto riguarda il vaccino, invece, secondo l’Università di Oxford (che sta lavorando al farmaco con AstraZeneca), dovrebbe comunque essere efficace anche con la nuova variante. Per evitare spiacevoli sorprese, però, le cancellerie europee hanno deciso di mettersi al riparo, isolando di fatto la Gran Bretagna.
L’inasprimento, come spesso accade nell’UE, non è avvenuto in un ordine particolare. Hanno iniziato i Paesi Bassi, sospendendo i voli con Londra fino al primo gennaio. Poi è stata la volta del Belgio (anche i treni) e successivamente l’Italia. L’ordinanza, annunciata dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio e firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza, è già entrata in vigore, fino al 6 gennaio. E l’ultimo volo britannico da Londra è atterrato a Fiumicino nel pomeriggio del 20 Dicembre. Una decisione presa dopo un “confronto con gli scienziati”, ha detto Speranza. Lo stop dei voli è stato deciso anche dalla Germania che, in qualità di Presidente in carica dell’Ue, si è adoperata per fare il punto della situazione.
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