In data 17 dicembre l’incremento nazionale dei casi è +0,97% (ieri +0,93%) con 1.906.377 contagiati totali, 1.203.814 dimissioni/guarigioni (+27.913) e 67.220 deceduti (+683); 635.343 infezioni in corso (-10.363). Elaborati 185.320 tamponi totali (ieri 199.489) con 80.778 nuovi casi testati (ieri 80.502); 18.326 positivi (target 6.000); rapporto positivi/tamponi totali 9,88% (ieri 8,80% – target 2%) rapporto positivi/nuovi casi testati 22,68% (ieri 21,82% – target 3%). Ricoverati con sintomi -560 (26.427); terapie intensive -71 (2.855) con 183 nuovi ingressi del giorno.
Nuovi casi soprattutto in: Veneto 4.402; Lombardia 2.730; Emilia Romagna 1.667; Puglia 1.073; Lazio 1.597; Piemonte 883; Sicilia 872; Campania 927; Friuli 707. In Lombardia curva +0,60% (ieri +0,66%) con 31.587 tamponi totali (ieri 37.605) e 10.792 nuovi casi testati (ieri 11.576): 2.730 positivi (target 1.000); rapporto positivi/tamponi totali 8,64% (ieri 7,96% – target 2%); rapporto positivi/nuovi casi testati 25,29% (ieri 25,86% – target 3%); 452.735 contagiati totali; ricoverati -153 (4.793); terapie intensive -18 (611) con 44 nuovi ingressi del giorno; 24.165 decessi (+68). Negli ultimi 30 giorni l’epidemia ha registrato in Italia 540.963 nuovi casi (dati Iss) con una ripartizione del 47,3% per i soggetti di sesso maschile e 52,7% di sesso femminile. I decessi sono stati 14.640, includendo tutti i decessi del periodo indipendentemente dal momento della diagnosi.
La letalità, calcolata su questi dati, è del 2,70%, in rialzo rispetto al 2,18% riscontrato nei 30 giorni chiusi l’8 dicembre scorso. E si confronta con un valore del 3,4% considerando l’intero arco temporale dell’epidemia. Sempre da inizio epidemia la letalità per fascia di età (senza distinzione in base al sesso) mostra il valore più elevato tra gli over 90 (23,3%); seguono i soggetti tra 80 e 89 anni (19,1%); tra 70 e 79 (10,1%); tra 60 e 69 (2,9%); tra 50 e 59% (0,64%) e tra 40 e 49 (0,18%). L’età mediana dei contagiati negli ultimi 30 giorni è di 49 anni, contro quella di 48 anni calcolata da inizio emergenza. L’innalzamento riflette un maggiore coinvolgimento delle fasce di età più avanzate della popolazione: il 46,6% dei nuovi casi rilevati negli ultimi 30 giorni è relativo a soggetti sopra i 50 anni, il 17,7% agli over 70. La quota di asintomatici si mantiene oltra la soglia del 50% in tutte le classi di età, con il valore più alto (oltre il 75%) nei bambini tra 2 e 6 anni e quello più basso (poco sopra il 50%) nelle persone tra i 70 e i 79 anni.
I casi severi si concentrano in particolare nei soggetti tra gli 80 e gli 89 anni, seguiti da quelli dalle fasce 70-79 e over 90. Sempre negli ultimi 30 giorni sono stati registrati 19.037 casi tra gli operatori sanitari (83.580 da inizio epidemia): il dato deve essere letto in riferimento alla professione, e non al luogo di contagio.