Covid19: L’Italia inizierà una “campagna di vaccinazioni senza precedenti” a fine gennaio, a partire dalle categorie di popolazione più esposte al Covid-19, ha annunciato il Ministro della Salute Roberto Speranza.
Il programma di vaccinazione contro Covid-19 sta accelerando
Mentre il laboratorio Moderna conta su un’autorizzazione commercializzare la sua formula negli Stati Uniti e in Europa a partire da metà dicembre, Pfizer indica di avere un vaccino “efficace al 90%”; in tutto il mondo. I Paesi quindi si stanno organizzando per mettere le mani sulla soluzione migliore il più rapidamente possibile.
Così, in Italia, Paese duramente colpito dalla pandemia, partirà a fine gennaio una campagna di vaccinazioni “senza precedenti” destinata principalmente alle popolazioni “più esposte” al Covid-19.
“La campagna richiederà una mobilitazione straordinaria di tutte le forze presenti” ha specificato il Ministro della Salute, Roberto Speranza.
Sfiducia nei confronti del vaccino
L’annuncio non è stato accolto in tutta la penisola con lo stesso entusiasmo, soprattutto dal movimento contro le vaccinazioni che conta molti seguaci nel nostro Paese.
Secondo un sondaggio, solo il 65% della popolazione italiana sarebbe propensa alla vaccinazione. Questo è il quarto tasso più basso su 15 Paesi studiati, che dichiarano di “essere d’accordo” o “tendono ad essere d’accordo” sulla somministrazione del vaccino.
Nel dettaglio il 16% degli italiani interrogati afferma categoricamente che rifiuterà il vaccino che sarà disponibile a gennaio 2021 ed il 42% attenderà prima di misurarne la reale efficacia.
Solo un terzo di loro ha risposto che lo avrebbero fatto volentieri. Preoccupati il 58%, poiché ritengono che non ce ne sarà abbastanza per tutta la popolazione.
Una percentuale di individui inclini a essere vaccinati non è sufficiente a garantire l’immunità di mandria o di gruppo. Questa nozione medica rappresenta il punto in cui un livello sufficiente di popolazione è immune a una malattia. Le persone vaccinate fungono quindi da “barriera” contro la malattia, impedendone la trasmissione. Per il Covid-19, questa soglia è stimata intorno al 70%.
“I vaccini hanno rappresentato un balzo in avanti nella storia dell’umanità“, ha ricordato il Ministro della Salute Speranza, sottolineando l’importanza di essere vaccinati.
“Oggi parliamo di una possibilità concreta. In breve tempo potremo avere questo strumento e questo ci dà la misura della capacità dell’essere umano di reagire di fronte a una così grande sfida“, ha aggiunto il Ministro.
Sviluppo del comitato tecnico-scientifico
Il 20 novembre, il giorno prima dell’intervento del Ministro, il Comitato Tecnico-Scientifico, ente pubblico incaricato di consigliare il Governo sulla sua politica di contrasto alla pandemia, ha ricordato che “la presenza dell’Agenzia Italiana del Farmaco e dei Medicinali le Agenzie Internazionali di Regolamentazione ci danno garanzie sulla sicurezza dei vaccini“.
Un aggiornamento è arrivato dopo che un rinomato Virologo il Professore Andrea Crisanti, molto presente sui media, ha dichiarato attraverso una sua lettera contro le Aziende produttrici il vaccino, il Governo ed i Colleghi.
“Normalmente ci vogliono dai cinque agli otto anni per produrre un vaccino e quindi quello di gennaio, non lo farei. Avete preso un mucchio di soldi pubblici, avete il dovere di mettere a disposizione i dati della sperimentazione. Fin qui annunci spot buoni solo per i mercati finanziari dove avete venduto le vostre azioni. Bassetti aveva detto che il virus era sparito, dando il via libera a tutti e si è visto quanto ci ha azzeccato. Quelli del Cts? Bravi loro! Hanno spiegato a tutti come mettersi in sicurezza e hanno fatto finire invece tutti ammalati avendo sul groppone anche migliaia di nuovi morti. La storia inchioderà le loro gravi responsabilità, non le mie parole sul vaccino.” Scrive il Professore.
Circa 50.000 morti dall’inizio della pandemia
L’Italia è stato così, il primo Paese Europeo ad essere duramente colpito dalla prima ondata della triste pandemia. Finora ha registrato almeno 1.408.868 milioni di casi, di cui 49.823 sono stati purtroppo fatali.