La scorsa notte Apple ha presentato il suo primo processore ARM per Mac, il chip Apple M1 che promette un aumento significativo della potenza offrendo al contempo un notevole risparmio energetico. Questo nuovo chip è integrato nel MacBook Air, nel MacBook Pro da 13,3″ entry-level e nel Mac Mini. Se sei stato interessato al MacBook Air, potresti aver notato una piccola particolarità sul modello di entry-level: la sua GPU è dotata di sette core, mentre tutti gli altri riferimenti incorporano una GPU a otto core.
Apple ha creato un benchmark CPU diverso appositamente per questo modello? Non proprio: L’azienda di Cupertino ha utilizzato una tecnica ben nota nel mondo dei semiconduttori: il chip binning. Nella progettazione di un processore, l’efficienza della produzione non è mai perfetta e un certo numero di unità potrebbe non superare i test di qualità per soddisfare le specifiche iniziali, senza quindi presentare difetti. In questo caso è possibile disattivare alcuni componenti, o ad esempio farli funzionare meno velocemente e ottenere così un riferimento meno ambizioso ma comunque perfettamente percorribile. Intel e gli altri grandi nomi del settore utilizzano regolarmente questo trucco per espandere la loro gamma ottimizzando le loro prestazioni.
Abbiamo già visto Apple utilizzare questa tecnica in un contesto molto simile con il chip Apple A12Z dell’iPad Pro 2020, che è identico al chip Apple A12X dei modelli precedenti ma che offre otto core grafici invece di sette. al microscopio ha mostrato che il chip Apple A12X era ben equipaggiato con una GPU octa-core, ma uno dei core era disabilitato. I chip sono quindi identici, ma il chip Apple A12Z è il risultato di un processo di produzione più controllato.
Per il chip Apple M1 risulta quindi che Apple stia incontrando le stesse difficoltà di fabbricazione a livello di GPU e il MacBook Air entry-level dovrebbe quindi consentirle di evitare di rottamare parte della sua produzione. Resta da determinare quale impatto avrà sulle prestazioni grafiche di questa macchina e bisognerà attendere i primi test per scoprirlo. In assenza di una ventola per dissipare il calore, il chip Apple M1 del MacBook Air dovrebbe comunque essere meno in grado di esprimersi nel tempo rispetto al MacBook Pro 13.3″ e al suo sistema di ventilazione attivo.