Inquietanti dimissioni di un Eminente Cardinale del Vaticano
Misteriose dimissioni di un eminente cardinale in Vaticano.
Uno dei Cardinali più influenti del Vaticano, Angelo Becciu, 72 anni, si è dimesso giovedì 24 settembre dal suo incarico, nel Governo della Santa Sede, misteriosamente e prematuramente senza fornire spiegazioni.
“Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al suo ufficio di Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi ed ai suoi diritti relativi al cardinalato presentata da sua Eminenza il Cardinale Giovanni Angelo Becciu“, ha annunciato giovedì sera la Santa Sede in un laconico comunicato.
Dimissioni premature negli usi della Chiesa
Dopo una carriera di nunzio, il prelato italiano aveva servito per sette anni come sostituto della Segreteria di Stato, l’equivalente di un “Ministro dell’Interno”, in costante contatto con Papa Benedetto XVI e poi Papa Francesco. Appena divenuto Cardinale nell’estate del 2018 da Papa Francesco, era a capo dell’amministrazione della Santa Sede, incaricato di indagare e decidere su beatificazioni e canonizzazioni.
Le sue dimissioni a 72 anni, premature nella prassi della Chiesa, sembrano una sanzione. Il breve comunicato stampa del Vaticano specifica che rimane Cardinale ma perde tutti i diritti connessi a questa funzione, in particolare la possibilità di eleggere un nuovo Papa durante un conclave o di consigliare l’attuale Pontefice sovrano.
Il suo nome è stato citato in un’indagine esplosiva
Il nome del Cardinale è stato citato molte volte nel contesto di un’indagine esplosiva, avviata un anno fa, su accordi finanziari oscuri, per acquistare un edificio nell’elegante quartiere londinese di Chelsea.
Il processo per l’acquisto di questo investimento di lusso a Londra, è iniziato nel 2014 quando Monsignor Becciu era nella Segreteria di Stato dell’amministrazione Centrale della Santa Sede . All’inizio dell’anno aveva difeso in interviste i meriti di questo acquisto immobiliare.
Nell’ambito di questa inchiesta, cinque dipendenti della Segreteria di Stato sono stati in particolare nel mirino della giustizia vaticana.
Secondo le rivelazioni della testata giornalistica “L’Espresso” che saranno pubblicate dalla stessa in dettaglio oggi domenica 27 settembre, il Cardinale avrebbe indirizzato più volte centinaia di migliaia di euro dall’Episcopato italiano e dalla Santa Sede ad una cooperativa in Sardegna gestita dal fratello, curando integrazione sociale sotto l’egida di una diocesi.
L’inchiesta, in parte svelata venerdì 25 settembre sul quotidiano “La Repubblica” e che avrebbe potuto far precipitare giovedì 24 settembre sera, l’improvvisa caduta del Cardinale, afferma che il prelato ha favorito nel corso della sua carriera anche l’attività di altri due fratelli. Secondo la stessa fonte, i fondi sono stati reinvestiti dalla famiglia in attività finanziarie, compresi i fondi offshore.
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