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Sostenibilità

15 milioni di persone minacciate dalle “surge” glaciali

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(Adnkronos) – Secondo un nuovo studio dell’Università Neozelandese di Canterbury, 15 milioni di persone nel mondo sono minacciate dalle surge glaciali. Si tratta di un fenomeno in cui il ghiacciaio scivola verso valle a una velocità molto più alta del normale, a causa di uno strato di acqua alla sua base che riduce l’attrito e ne facilita lo spostamento. Nel 2002, nelle montagne del Caucaso, nel Sud della Russia, il ghiacciaio Kolka inondò una valle uccidendo 140 persone. Secondo gli scienziati, in un mondo che si sta riscaldando sempre di più, questo genere di fenomeni sono destinati a essere sempre più frequenti. 

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Sostenibilità

Acea lancia campagna ‘Ogni Goccia D’Acqua’ per uso consapevole risorsa idrica

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(Adnkronos) – In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua 2023, il Gruppo Acea, primo operatore idrico in Italia, con oltre nove milioni di abitanti serviti tra Lazio, Toscana, Umbria, Molise e Campania, lancia ‘Ogni Goccia D’Acqua’, una campagna volta a diffondere a livello nazionale una cultura rispettosa della risorsa idrica, promuovendo comportamenti virtuosi per ridurre gli sprechi. La campagna è stata annunciata dall’amministratore delegato di Acea, Fabrizio Palermo, in occasione del convegno ‘Aquae: la Terra ha sete di azioni concrete’, organizzato dall’Università degli studi di Roma ‘Foro Italico’ e tenutosi oggi presso la Biblioteca Nazionale con l’obiettivo di avviare un confronto tra istituzioni, aziende e ricercatori sui fenomeni legati al cambiamento climatico, sulla necessità di un nuovo approccio industriale e tecnologico nella gestione del servizio idrico in Italia. 

“Il problema della ridotta disponibilità della risorsa idrica, che ha già fatto sentire i suoi effetti in Europa – ha dichiarato l’amministratore delegato del Gruppo Acea, Fabrizio Palermo – va affrontato strutturalmente a livello nazionale con soluzioni radicali di sistema. Il servizio idrico, infatti, è un processo industriale complesso che prevede elevati standard in termini di professionalità, tecnologie e capacità di investimenti. La frammentazione degli operatori, la vetustà delle reti, i livelli tariffari nazionali, tra i più bassi in Europa, che limitano gli investimenti, e gli iter di approvazione troppo lunghi, rappresentano le criticità principali da affrontare. In questo scenario, Acea è pronta a svolgere un ruolo rilevante, collaborando con le istituzioni e i settori produttivi per realizzare gli interventi necessari a rendere il sistema più efficiente, funzionale e sostenibile a servizio del Paese”.  

Il Gruppo Acea – fa sapere l’azienda – quotidianamente impegnato nell’azione di tutela della risorsa idrica, ha già adottato una strategia sostenibile ed efficiente per la gestione delle reti caratterizzata da un grande impegno nella riduzione delle perdite. A Roma, nel 2022, sono scese al 27%, rispetto alla media nazionale del 42%. Sul fronte delle infrastrutture è stato sbloccato il progetto del raddoppio dell’Acquedotto del Peschiera, uno dei più grandi d’Europa, che permetterà la messa in sicurezza dell’approvvigionamento idrico del Lazio centrale e della Capitale. Con un investimento di 1,2 miliardi di euro, il progetto rappresenta l’opera più importante a livello nazionale nel settore idrico. L’area del cantiere sarà equivalente a 17 campi da calcio, il volume degli scavi superiore al volume del Colosseo, il peso dell’acciaio utilizzato equivalente a quello di nove torri Eiffel.  

Sempre nel settore idrico, sono stati approvati 24 progetti in risposta ai bandi del Pnrr, per circa 560 milioni di euro. Gli interventi riguarderanno le reti di adduzione e distribuzione, il recupero delle perdite e il trattamento dei fanghi di depurazione nel territorio di Roma e della sua area metropolitana, ma anche in Toscana, Umbria e Campania. Le iniziative del Gruppo Acea, per la Giornata Mondiale dell’Acqua, puntano a raggiungere anche i giovani con seminari dedicati al risparmio idrico.  

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Rdr: “Nella manutenzione predittiva soluzione per ridurre gli sprechi idrici”

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(Adnkronos) – “I sistemi di manutenzione predittiva che stiamo testando nelle operazioni di efficientamento di alcuni impianti idrici sul territorio italiano si stima possano restituirci un’attendibilità che va oltre il 50% nell’individuazione di avarie sulla rete. Una soluzione che quando sarà a pieno regime ci darà la possibilità di prevenire disservizi e soprattutto abbattere gli sprechi di una risorsa come l’acqua, sempre più scarsa e preziosa”. In occasione della Giornata mondiale dell’Acqua, Alessandro Di Ruocco, presidente di Rdr Spa Società Benefit, azienda di Torre del Greco (NA), quarto operatore italiano nel settore del Ciclo Integrato delle Acque (270 dipendenti, 50 milioni di fatturato), pone l’attenzione sulla manutenzione predittiva quale possibile soluzione di lungo periodo a contrasto della siccità.  

Una tecnologia innovativa che Rdr sta testando negli interventi di manutenzione e costruzione di diversi impianti sul tutto il territorio nazionale, attraverso lo sviluppo di un proprio sistema di monitoraggio e predizione di eventi potenzialmente dannosi a carico di sistemi di sollevamento e pressurizzazione, e che si sta dimostrando molto efficace nell’ anticipare le avarie prima che le stesse si verifichino, riducendo le possibilità di disservizio e gli eventuali tempi di ripristino delle condizioni di regolare esercizio.  

“Tra i lunghi periodi di siccità e le improvvise precipitazioni una rete idrica datata come quella italiana (il 60% ha più di 30 anni e il 25% oltre 50 anni) è messa costantemente a dura prova – dichiara Alessandro Di Ruocco, presidente Rdr – Intervenire in maniera predittiva su questi impianti, grazie anche alle misure previste dal React Ue e Pnrr, ci permette di dare una soluzione di lungo termine al problema. Per fare ciò serve agire però in maniera sinergica e strutturata tra tutti gli operatori della filiera, superando l’elevata frammentazione e la scarsa industrializzazione che caratterizza oggi gran parte delle gestioni del servizio idrico italiano. Per proporre soluzioni innovative gli operatori devono essere robusti, strutturati, con capacità di investimento, ma soprattutto attenti alla sostenibilità, invece, ci sono ancora troppe gestioni in house di società controllate dai Comuni, in particolare quelli più piccoli, che faticano a fare debito per finanziare i necessari investimenti di efficientamento. In questo senso Rdr è stata, la prima nel suo settore a trasformare il proprio statuto in Società Benefit, monitorando il nostro impatto sociale e ambientale, ma soprattutto lavorando per sviluppare soluzioni sostenibili e innovative, vogliamo diventare un modello di riferimento per la filiera, affinché si inneschi un cambiamento virtuoso a beneficio di tutte le comunità e del pianeta”. 

Il sistema di manutenzione predittiva che Rdr sta testando, non si limita a verificare le condizioni di funzionamento della macchina, ma anche lo stato di efficienza ed il rendimento complessivo del sistema monitorato, consentendo all’utente di avere a disposizione uno strumento per effettuare un prima e rapida diagnosi energetica ed il riconoscimento di un eventuale mutamento delle condizioni di esercizio esterne rispetto all’impianto, non rilevabili tramite una attività manutentiva tradizionale. Insieme alla manutenzione predittiva Rdr sta, inoltre, sperimentando l’utilizzo della tecnologia Vr per simulare un intervento: grazie alla realtà aumentata il personale impiegato nelle operazioni potrà quindi studiare tutte le condizioni che potrebbero verificarsi e pianificare le migliori strategie risolutive.  

“Investire in innovazione significa anche far crescere le competenze del nostro personale, soprattutto in un momento in cui la manodopera specializzata è sempre più carente – aggiunge Luca Serena, ad di Rdr – Con l’accelerazione innescata dal Pnrr, i bandi React Ue e i tempi strettissimi legati alle date di finalizzazione dei progetti, uno dei problemi principali per il nostro settore è diventato proprio quello di trovare personale. Per fronteggiarlo Rdr sta portando avanti con gli Its una serie di percorsi per la formazione lavoro e lo sviluppo di competenze specialistiche nel campo dell’elettromeccanica. Una soluzione che ci ha permesso negli ultimi mesi di formare in azienda quattro ragazzi tra i 18 e i 19 anni neodiplomati a luglio 2022 all’Istituto Statale Cristoforo Colombo, prossimi all’apprendistato”. 

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Palermo (Acea): ‘Investimenti e tariffe devono andare di pari passo’

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(Adnkronos) – ”L’acqua è sviluppo e la gestione dell’acqua è un settore industriale. Buona parte delle persone, il 50% non si rende conto che dietro l’acqua c’è l’industria. La grossa differenza rispetto all’Europa testimonia che ci sono due problemi: il basso livello degli investimenti, che e’ la metà rispetto all’Europa. Secondo consumiamo tantissima acqua per individuo, il 50% in più rispetto a tanti altri Paesi. Questo è frutto in parte dal livello di tariffe che non è così alto”. Lo sottolinea l’Ad di Acea, Fabrizio Palermo, in occasione del convegno ‘Aquae World Water Day 2023’. 

”Certo questo è un tema molto delicato -continua Palermo- ma che ci deve portare a riflettere. Se vogliamo investire nel Paese c’è necessità di un piano importante. Il governo si sta muovendo in questo senso. Noi ci siamo mossi su Roma e abbiamo lanciato un piano importante sul Peschiera, che è il più grande acquedotto che porta il 70% dell’acqua nella Capitale. Ci sarà un grande programma di ampliamento e questi investimenti stanno portando i loro frutti. Oggi Roma ha dei tassi di perdite sulla linea, molto più bassi rispetto alla media Europea. Non è vero che a Roma l’acqua si perde, è un mito da sfatare. L’Acea ha investito da tanti anni sulla rete e oggi ci porta ad ottimi risultati.  

”Insomma c’è un tema di struttura societaria, perchè ci sono pochi gestori industriali -spiega Palermo- ci sono tanti Comuni che operano in economia e con investimenti molto bassi. C’è un tema di entità complessiva degli investimenti che devono salire, sia straordinari che ordinari con un uso di nuove tecnologie che oggi non sono abbastanza, per l’individuazione delle perdite. Poi c’è un tema finanziario, ovvero se bisogna finanziare questi grandi investimenti, c’è da riflettere su un sistema tariffario che consenta di conciliare la possibilità di recuperare questi investimenti per gli operatori”.  

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43.000 morti, metà bambini piccoli, per la siccità in Somalia

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(Adnkronos) – La siccità record in corso in Somalia ha ucciso 43.000 persone l’anno scorso, metà delle quali bambini sotto i 5 anni. E’ quanto emerge da uno studio condotto dalla “London School of Hygiene and Tropical Medicine” che ha fatto un primo tentativo di stimare i decessi in tutto il Paese. Dopo cinque stagioni di pioggia consecutive perse, metà dei 17 milioni di somali ha urgente bisogno di aiuti. Questo fenomeno secondo gli esperti è causato dal cambiamento climatico che ha drasticamente ridotto le precipitazioni in questa parte del continente africano. 

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Verso un tetto globale alle emissioni degli aerei?

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(Adnkronos) – L’aumento del traffico aereo potrebbe far scattare, a partire dal prossimo anno, un programma guidato dall’ONU che mira a limitare le emissioni dei voli internazionali all’85% rispetto ai livelli del 2019, nell’ambito della prima fase del Carbon Offsetting and Reduction Scheme for International Aviation. Il gruppo commerciale IATA ha dichiarato a Reuters che tale soglia dovrebbe essere superata nel 2024, in base all’attuale ripresa del traffico. La lotta all’inquinamento dell’aviazione è fondamentale per la lotta ai cambiamenti climatici, poiché il settore genera circa il 3% delle emissioni globali. 

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Strage di pesci nell’entroterra australiano

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(Adnkronos) – Gli abitanti di Menindee, piccolo centro abitato dell’entroterra australiano, nella regione del Nuovo Galles del Sud, hanno assistito a una scena apocalittica. Migliaia di pesci morti e in decomposizione hanno infatti intasato un tratto del fiume Darling, che attraversa il paese. Responsabile della strage potrebbe essere la diminuzione della quantità di ossigeno presente nelle acque, dovuta all’innalzamento generale delle temperature. Ma non è la prima volta che la zona è interessata da fenomeni simili, con l’ultima che è la terza ecatombe in soli 5 anni. 

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Sequestrate 7 tonnellate di avorio in Vietnam

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(Adnkronos) – Le autorità vietnamite hanno sequestrato sette tonnellate di avorio proveniente dall’Angola, uno dei maggiori sequestri legati al bracconaggio degli ultimi anni. Le popolazioni di elefanti africani sono da decenni decimate dai bracconieri, tanto che i parchi hanno assunto guardie armate per proteggerli. Il commercio di avorio è illegale in Vietnam, ma il contrabbando di oggetti legati al bracconaggio rimane diffuso. Tra gli altri articoli che spesso vengono contrabbandati nel Paese ci sono scaglie di pangolino, corni di rinoceronte e carcasse di tigre. 

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Giornata mondiale dell’acqua 2023, decalogo green contro gli sprechi

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(Adnkronos) – Dieci suggerimenti e buone pratiche, ma anche soluzioni e tecnologie, per contrastare lo spreco di acqua e rendere più sostenibile la gestione della risorsa idrica. In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua 2023 (22 marzo), Enea presenta un decalogo contro gli sprechi. 

Ecco il decalogo salva-acqua: mantenere efficiente l’impianto idrico e verificare la presenza di perdite occulte, si calcola che con un rubinetto che gocciola si perdano fino a 5 litri al giorno; chiudere il rubinetto per evitare che l’acqua scorra inutilmente (per lavarsi i denti sarebbero necessari solo 1,5 litri se si chiudesse l’acqua tra le varie operazioni, evitando di sprecare fino a 30 litri; allo stesso modo durante il lavaggio delle mani si potrebbe evitare lo spreco di almeno 6 litri e durante la rasatura fino a 20 litri); riutilizzare l’acqua di cottura della pasta o del lavaggio delle verdure per sciacquare i piatti prima di metterli in lavastoviglie o per annaffiare (quando non è salata). 

Capitolo lavastoviglie e lavatrici. L’indicazione è di utilizzarle sempre a pieno carico: si calcola che per un carico di lavastoviglie (classe A) senza prelavaggio vengano utilizzati fino a 15 litri (7 litri in classe A+++), mentre per un carico di lavatrice (classe A) si impiegano 45 litri. Preferire, poi, programmi di lavaggio a temperature non elevate (40-60° C). Inoltre, con l’installazione di pannelli solari si eviterebbero i consumi elettrici per scaldare l’acqua necessaria agli elettrodomestici. 

E ancora: preferire rubinetti con sensori o con rompigetto aerato che riducono il flusso dell’acqua e hanno maggiore efficacia di lavaggio, avendo cura di mantenerli in efficienza (ad esempio utilizzando la chiavetta raschiatrice); installare sciacquoni a doppio tasto per risparmiare anche 100 litri d’acqua al giorno, considerando che a ogni utilizzo di modelli con un solo pulsante si usano fino a 16 litri; scegliere la doccia invece che la vasca da bagno per risparmiare fino a 1.200 litri all’anno (i stima che per fare un bagno in vasca si consumino mediamente fra i 100 e i 160 litri di acqua mentre per fare una doccia di 5 minuti se ne consumano al massimo 40 litri, ancora meno se si chiude il rubinetto quando ci si insapona). 

Infine: chiudere l’impianto centrale in caso di periodi prolungati di mancato utilizzo, ad esempio quando si parte per le vacanze; utilizzare per l’irrigazione sistemi temporizzati, a goccia o in subirrigazione, in virtù della loro maggiore efficienza; utilizzare pavimentazioni drenanti nelle superfici esterne agli edifici, al fine di conservare la naturalità e la permeabilità del sito, favorire la ricarica delle falde, ridurre la subsidenza e mitigare l’effetto noto come isola di calore. 

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Giornata Foreste, Pefc: 1 mln di ettari gestito in modo sostenibile in Italia

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(Adnkronos) – Continua ad aumentare in Italia la superficie forestale gestita in maniera sostenibile: nel 2022 si è passati dagli 892.609,63 ettari del 2021 ai 925.609,96 (di cui 8.554,55 di pioppeti e 54,91 di piantagioni) con un incremento di 33.000 ettari, pari al 3,7% in più. Sono 14 le regioni che hanno almeno una foresta certificata, con il Trentino Alto Adige che conferma la superficie più vasta. Sono i dati che emergono dal nuovo Rapporto Annuale del Pefc Italia, ente promotore della certificazione della buona gestione del patrimonio forestale, presentati in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste (21 marzo) dedicata quest’anno al tema ‘Foreste e Salute’, con un focus dunque sui Servizi Ecosistemici (clima, assorbimento di CO2, turismo in ambiente naturale e benessere).  

“L’aumento dei costi dell’energia e delle difficoltà di approvvigionamento dovute prima alla pandemia e poi alla guerra in Ucraina, hanno creato attenzione all’ambiente naturale bosco e al prodotto naturale legno: la certificazione in Italia cresce, dimostrando l’interesse anche da parte delle aziende a scegliere di dare garanzie sul materiale di origine forestale – spiega Francesco Dellagiacoma, presidente Pefc Italia – Inoltre, nonostante la sospensione delle importazioni dalla Russia e Bielorussia avvenuta nell’ultimo anno (sono 30 milioni gli ettari certificati Pefc in Russia e Bielorussia che non possono attualmente fornire materiale certificato perché dichiarato legname di guerra e quindi ‘fonte controversa’), il sistema Pefc si conferma come lo standard con la maggiore superficie forestale certificata al mondo. Le foreste, con l’assorbimento di CO2 sono una strategia contro il cambiamento climatico; ma formate da piante che vivono ben oltre 100 anni, sono anche a rischio per il cambiamento climatico: sulle Alpi qualche milione di piante sono state portate a morte dal bostrico, un piccolo coleottero che attacca l’abete rosso debilitato a seguito di Vaia”. 

LE REGIONI PIÙ CERTIFICATE – A livello territoriale, il Trentino Alto-Adige si conferma quindi capofila per superficie forestale certificata più estesa con 556.147,9 ettari, considerando quelli curati dal Bauernbund – Unione Agricoltori di Bolzano, le aree gestite dal Consorzio dei Comuni Trentini e dalla Magnifica Comunità di Fiemme nella provincia di Trento. Al secondo posto il Friuli Venezia Giulia, con 95.163,98 ettari, di cui la maggior parte gestiti da Uncem Fvg, mentre al terzo il Veneto con 76.294,005 ettari. Tra le regioni in crescita spiccano l’Emilia Romagna e la Toscana.  

LE AZIENDE CERTIFICATE – Per quanto riguarda la certificazione di Catene di Custodia, è stata ottenuta da 104 nuove aziende (il 46% delle quali è entrata in certificazioni di gruppo), segnando un +3,4% netto: si passa quindi dalle 1.278 aziende certificate CoC del 2021 alle 1.327 del 2022. Si registrano incrementi in tutte le categorie produttive, ma in particolare Pefc Italia segnala i risultati di carta per imballaggi (19 aziende con un incremento del 41,3%), pallet (19 aziende, +27,5%), imballaggi in legno (19 aziende, +21,6%), a seguire tipografie e industrie grafiche, laminati e pannelli. 

SERVIZI ECOSISTEMICI – A crescere, a seguito della pubblicazione dello Standard dei Servizi Ecosistemici Pefc avvenuta nel 2021, è anche la richiesta dei servizi ecosistemici tra cui turismo, biodiversità e soprattutto cattura del carbonio, valorizzati in boschi e piantagioni certificati. I Servizi Ecosistemici possono essere definiti come i benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano, a partire dalla capacità di assorbire CO2, contrastando il cambiamento climatico ma anche il rischio idrogeologico, la tutela della biodiversità e la capacità di svolgere funzioni turistico-ricreative. Grazie a questa certificazione, i gestori forestali possono valorizzare, garantire e comunicare ulteriormente questi benefici aggiuntivi incrementati dalla gestione attiva delle risorse forestali nonché aprirsi al mercato dei Crediti di Sostenibilità. “Stiamo registrando grande disponibilità dei soggetti finanziatori a supportare la gestione sostenibile delle foreste certificate Pefc, dando un maggior valore ai crediti di sostenibilità certificati, che stanno ricevendo ottimi riscontri sul mercato volontario italiano”, sottolinea Antonio Brunori, segretario generale del Pefc Italia. 

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Clima, il ruolo fondamentale degli oceani

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(Adnkronos) – “L’oceano regola il clima del Pianeta e dunque un oceano sano è fondamentale per contrastare il cambiamento climatico”. Così all’Adnkronos, Francesca Santoro, Senior Programme Officer della Intergovernmental Oceanographic Commission (Commissione Oceanografica Intergovernativa) Unesco, alla vigilia della Un 2023 Water Conference, che si terrà a New York, presso il Palazzo delle Nazioni Unite, dal 22 al 24 marzo 2023. 

“Purtroppo allo stesso tempo è proprio l’oceano a subire le conseguenze peggiori della crisi climatica – spiega – Parliamo ovviamente dell’aumento della temperatura delle acque, che in alcuni sottobacini, come il nostro Mediterraneo, causa importanti cambiamenti della struttura dell’ecosistema con l’arrivo di alcune specie aliene, arrivando a parlare di vera e propria tropicalizzazione del Mediterraneo. Allargando lo sguardo, però, a subire le conseguenze più immediate e evidenti saranno tutte le aree costiere poiché lo scioglimento dei ghiacci, e il fenomeno dell’espansione termica, porteranno, e in realtà stanno già causando l’innalzamento del livello del mare”.  

“Con il clima del resto stanno cambiano le stesse dinamiche oceanografiche generando una serie di feedback, alcuni più visibili, altri meno ma in ogni caso con ripercussioni anche sulle risorse idriche come fiumi e laghi – continua Santoro – La Water Conference delle Nazioni Unite sarà dunque l’occasione anche per analizzare il profondo e indissolubile legame tra acqua salata e acqua dolce. In questo contesto ad avere un ruolo cruciale sarà l’Ocean Literacy (Educazione all’Oceano), strumento e chiave per affrontare il cambiamento climatico, promuovere una Blue Economy sostenibile e un approccio integrato sul tema dell’acqua”. 

Temi al centro del side event alla Water Conference ‘Ocean Literacy as a powerful tool to address climate change and promote sustainable blue businesses while encouraging cross-sectoral partnerships and bridging Sdgs 6&14’, organizzato da (Ioc-Unesco) in collaborazione con OceanPact e Acquamater (23 marzo, alle 8, presso Un headquarter, Room B). 

Gli oceani, conclude, possono avere “un ruolo fondamentale sia nel contrastare il cambiamento climatico che nel preservare la salute umana. Nell’oceano e nelle zone costiere esistono i cosiddetti ecosistemi ‘blue carbon’ o carbonio blu. Sono piante marine, come la Posidonia oceanica nel nostro Mediterraneo o le mangrovie nelle zone tropicali che stoccano il carbonio in maniera fino a 5 volte più efficace delle piante terrestri. Ecco che avviare progetti di riforestazione marina è davvero importante. L’oceano inoltre ha assorbito fino al 90% del calore in eccesso a causa della sua grande capacità termica. Un nuovo studio, utilizzando un metodo diagnostico innovativo, ha dimostrato che le correnti che formano la circolazione verticale negli oceani svolgono un ruolo fondamentale nella formazione delle maggiori riserve di carbonio di origine umana nell’oceano. Preservare la salubrità dell’oceano significa dunque darci maggiori chance di sopravvivere anche nei decenni a venire”. 

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